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Infarto miocardico: il ruolo dell’asse cuore-intestino nella modulazione del rischio

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Infarto miocardico: il ruolo dell’asse cuore-intestino nella modulazione del rischio
16/01/2025

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Rivera K, Gonzalez L, Bravo L, Manjarres L, Andia ME.
The gut-heart axis: molecular perspectives and implications for myocardial infarction
Int J Mol Sci. 2024 Nov 20;25(22):12465. doi: 10.3390/ijms252212465. PMID: 39596530; PMCID: PMC11595032
Analizzare il funzionamento dell’asse intestino-cuore, e il suo impatto sul rischio di infarto miocardico: a questo tema è dedicata la review di Katherine Rivera e collaboratori, della Scuola di Medicina presso la Pontificia Universidad Católica de Chile a Santiago del Cile.
L’infarto miocardico (IM) è la principale causa di morte a livello mondiale, con un peso significativo su pazienti, sistemi sanitari e finanze pubbliche.
L’asse intestino-cuore, una rete bidirezionale che collega la salute intestinale a quella cardiovascolare, è emerso di recente come un fattore critico nella fisiopatologia dell’IM. In particolare:
- le perturbazioni di questo asse, dovute a quadri di disbiosi intestinale e alla compromissione della barriera intestinale, determinano progressivamente un’infiammazione sistemica governata da metaboliti intestinali come i lipopolisaccaridi (LPS) e la trimetilammina-N-ossido (TMAO), che esacerbano la progressione dell’IM;
- al contrario, metaboliti come gli acidi grassi a catena corta (SCFA) sviluppati da un microbiota bilanciato mostrano effetti protettivi contro i danni cardiovascolari.
La review:
- esamina i mediatori molecolari dell’asse intestino-cuore, posizionandolo come nuovo obiettivo della terapia cardiovascolare;
- presta particolare attenzione all’impatto di ormoni sessuali, invecchiamento, alimentazione, attività fisica e consumo di alcol sulla salute intestinale e sugli esiti dell’IM;
- evidenzia alcuni approcci terapeutici legati alla salute intestinale (dieta, probiotici, esercizio fisico) volti a ridurre il rischio di IM e ad accelerare il recupero.

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