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Il sorriso che cura: l’effetto terapeutico di un’affettuosa attenzione alle pazienti

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Il sorriso che cura: l’effetto terapeutico di un’affettuosa attenzione alle pazienti

04/05/2025

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La domanda

Mia madre è stata ricoverata in ospedale per un primo intervento all’anca, e poi per un secondo. Abbiamo però scelto un diverso ospedale perché nel primo l’assistenza in reparto era stata pessima. Stesso intervento, eppure mia mamma ha avuto meno bisogno di analgesici e si è ripresa molto più rapidamente. Lei dice: «Qui le infermiere hanno il sorriso che cura!». Possibile?

I temi toccati

  • La bellezza e la verità dell’espressione di questa donna
  • Come il sorriso sia un “ponte” che riduce la distanza tra le persone e crea fra loro un’alleanza luminosa che è anche terapeutica
  • L’importanza che il sorriso sia sincero ed esprima sollecitudine nei confronti della persona ricoverata, da parte di tutto il personale di cura
Per gentile concessione di Italpress - Focus Salute
Parole chiave di questo articolo
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