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Dopo il tumore al seno: cura con il tamoxifene

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16/12/2016

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Nel luglio 2014 sono stata operata per un tumore al seno ormono-sensibile. Dopo aver fatto la radioterapia, assumo quotidianamente il tamoxifene, e la triptorelina ogni tre mesi. L’ispessimento dell’endometrio è pari a 7 millimetri, non avverto dolori e/o perdite. Posso continuare il tamoxifene? Gli esami ogni quando devo farli?”.
Gentile amica, il tamoxifene è un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni indicato nella cura del tumore al seno ormono-sensibile. Il tamoxifene agisce legandosi al recettore degli estrogeni presente sulle cellule tumorali, bloccandone così l’azione proliferativa sulle cellule tumorali stesse. I protocolli generalmente prevedono un suo utilizzo per una durata di 5 anni. Durante la terapia con il tamoxifene è indicata l’esecuzione di un’ecografia ginecologica transvaginale per valutare lo spessore della rima endometriale, che può aumentare in conseguenza dell’azione stimolante indotta dal farmaco; il controllo può essere indicato ogni 6-12 mesi. Lo spessore dell’endometrio da lei segnalato non rappresenta un’indicazione alla sospensione del tamoxifene. Ne parli comunque con il suo oncologo curante. Un cordiale saluto.
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