L’indagine è stata condotta su un campione casuale di 410 donne alle quali, nel decennio 2002-2012, era stato diagnosticato un cancro al seno non metastatico. Il questionario, compilato da tutte le partecipanti, includeva domande sulla qualità di vita correlata alla salute e sulla presenza di sintomi caratterizzati da dolore.
Questi, in sintesi, i risultati:
- 305 donne (74%), mediamente a 7.4 anni dalla data della diagnosi, lamentavano dolore cronico;
- di queste, l’84% soffriva di dolore moderato e il 97% aveva provato dolore almeno da 1 a 3 giorni la settimana;
- altri sintomi erano le parestesie (63%), l’allodinia (48%), e le sensazioni fantasma (15%);
- il dolore, isolato o in combinazione con altri sintomi, si associa a una significativa riduzione della qualità di vita.
Il dolore cronico correla direttamente:
- con la mastectomia verso la chirurgia conservativa (OR 3.54; 95% CI, 1.46-8.59; P = 0.005);
- con il ricorso alla radioterapia (OR 2.96; 95% CI 1.43-6.12; P = 0.003);
- con la stadiazione del tumore alla diagnosi (OR 3.63; 95% CI 2.00-6.57; P < 0.001).
Il dolore cronico, infine, correla inversamente:
- con l’età (OR per anno aggiuntivo 0.96; 95% CI 0.94-0.99; P = 0.002);
- con il tempo trascorso dalla diagnosi (OR per anno aggiuntivo 0.82; 95% CI 0.75-0.90; P < 0.001).
Con l’aumento delle diagnosi precoci e il miglioramento delle tecniche di cura, che consentono migliori tassi di sopravvivenza, la conoscenza dei fattori predittivi del dolore cronico è di grande importanza per impostare adeguate strategie preventive o scegliere soluzioni terapeutiche che non incidano negativamente sulla qualità della vita.