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Dolore alla minzione e vestibolite vulvare: felice di avere una soluzione!

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24/01/2014

Le vostre lettere alla nostra redazione

Otto anni di visite, 200 ginecologi... Non ero visionaria, non avevo dolori immaginari, ma problemi fisici reali e seri. Sono Cristina, scrivo da un piccolo paese della Sicilia, della mia meravigliosa Sicilia. Voglio raccontare del mio, forse, singolare caso, anche se mi urta ripercorrere quel percorso di dolore.
Ho 27 anni, e a 19 dolori atroci rovinavano un atto che tutti svolgiamo quotidianamente e assiduamente, la minzione. Fui ricoverata e operata a mia insaputa, dal momento che mi avevano detto che avrebbero solo effettuato un esame. Mi dissero che avevo una malformazione congenita all’uretere, ed erano molto soddisfatti del loro intervento. Al mio risveglio, provai subito dolori atroci, ma loro mi assicurarono che era normale. Ed io ero contenta, perché credevo di aver risolto il problema, non sapendo cosa mi aspettasse.
I dolori continuarono, coinvolgendo anche la vagina, e iniziai ad avere dolori atroci anche durante ai rapporti. Visite, dottori, tanti dottori, tanti esami, tanti antibiotici, tanto stress, tante umiliazioni, tante volte non essere capita, tante volte sentirsi una cavia e, se vogliamo, troppe volte non sentirsi Donna, non sentire una parte di te, non riuscire a fare l’amore. Ad ogni visita mi sentivo una spogliarellista, e l’unica cosa che con il tempo ho imparato a fare con disinvoltura, in effetti, è spogliarmi… ma davanti a un medico, e non alla persona amata. Un aspetto che non vedo quasi mai sottolineato.
Oltre ai vestiti, ho sempre cercato di spogliarmi di tutto, di tutto quello che subivano il mio corpo e la mia anima, raccontando tutto, tutti i miei sintomi e i miei malesseri fin nei piccoli dettagli, cercando una cura, una soluzione. Molti medici, non sapendo neanche di che cosa parlassi, dicevano a mia mamma di portarmi da uno psichiatra, proprio a lei che pativa i miei stessi dolori, a lei che mi accompagnava in bagno e mi permetteva di stringerle forte la mano durante la minzione. Lei non ci ha creduto, a quei medici, e neanche io.
Questo percorso, però, mi ha cambiata: ora sono più forte, più determinata, più speranzosa. E questo lo devo all'incontro con la professoressa Graziottin, la prima a visitarmi e a toccare l’esatto punto che mi faceva male, lo stesso dolore delle mie famose minzioni. E’ stata la prima volta che ho provato la sensazione di essere capita. Lei è stata l’unica persona che mi ha detto: «Cristina, non sei pazza! Hai un problema serio che, se mi seguirai, riusciremo a superare: si tratta di vestibolite vulvare [oggi chiamata vestibolodinia provocata e associata a cistiti ricorrenti e dolori vescicali nel 60% dei casi, N.d.R.] associata a una sindrome della vescica dolorosa».
Da quel primo incontro, molto forte, sono passati sei mesi. Ho fatto tantissimi progressi, cose che per otto anni non avevo visto nemmeno per un attimo. La professoressa ha cambiato la mia quotidianità, le mie abitudini, anche se il mio problema non è scomparso del tutto, dato che a causarmi tutti questi dolori sono stati proprio coloro che erano così entusiasti della loro operazione all’uretere.
Ora sono in cura anche da un urologo, e so che la strada è ancora lunga e non proprio facile; ma mi sento FELICE, FELICE di essere capita, FELICE di vedere in me miglioramenti importanti, FELICE di averla incontrata, FELICE DI VEDERE I MIEI STESSI OCCHI BRILLARE dopo il classico “10 e lode” della Graziottin… FELICE DI AVERE UNA SOLUZIONE!
Ho sempre saputo che in fondo una poesia esiste per tutti, anche se ancora la mia non è ancora realmente iniziata. Ma la vedo, la sento, la percepisco e gran parte di questo lo devo alla PROF!
Con affetto, la siciliana Cristina

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