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Dissezione spontanea dell'arteria coronarica in gravidanza: uno studio americano

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31/08/2017

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Tweet MS, Hayes SN, Codsi E, Gulati R, Rose CH, Best PJM.
Spontaneous coronary artery dissection associated with pregnancy
J Am Coll Cardiol. 2017 Jul 25; 70 (4): 426-435. doi: 10.1016/j.jacc.2017.05.055.
Accertare la prevalenza, i fattori di rischio e le caratteristiche cliniche della dissezione spontanea dell’arteria coronarica in gravidanza: è questo l’obiettivo dello studio di Marysia Tweet e collaboratori, del Dipartimento di Patologia Cardiovascolare e della Divisione di Medicina Materno-Fetale del Mayo Clinic College of Medicine di Rochester, Stati Uniti.
La dissezione spontanea dell’arteria coronarica (Spontaneous Coronary Artery Dissection, SCAD) è la causa più frequente di infarto miocardico in gravidanza (Pregnancy SCAD, P-SCAD). Lo studio ha stabilito inoltre un confronto fra questo tipo di evento e la SCAD non correlata alla gestazione (NP-SCAD).
La dissezione coronarica è definita spontanea quando si manifesta in assenza di traumi o cause iatrogene. Sono quindi escluse le forme secondarie a traumi toracici, interventi cardiochirurgici, coronarografia o altre procedure interventistiche, nonché l’estensione coronarica di una dissezione aortica.
Le arterie coronarie sono costituite da tre tonache, o strati: intima, media e avventizia. La dissezione risulta da uno slaminamento con separazione di tali tonache e creazione di un falso lume tra media e avventizia, con schiacciamento fino all’occlusione del vero lume, che determina un ostacolo al flusso ematico, infarto miocardico e morte improvvisa.
L’analisi è stata condotta a partire da un database di dati clinici retrospettivi e prospettici che la Mayo Clinic ha istituito nel 2010. Si sono identificate 323 donne, delle quali:
- 54 colpite da P-SCAD: 4 durante la gestazione, 50 entro dodici settimane dal parto;
- 269 colpite da NP-SCAD.
Lo studio dei dati disponibili ha portato a questi risultati:
- la maggior parte delle P-SCAD è avvenuta nel primo mese dal parto (35 su 50);
- le donne colpite da P-SCAD presentano più frequentemente: infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (ST-segment Elevation Myocardial Infarction, STEMI) (57% vs 36%; p = 0.009); dissezione del primo tratto (tronco comune) dell’arteria coronarica sinistra (24% vs 5%; p < 0.0001) o multivasale (33% vs 14%; p = 0.0027); funzionalità ventricolare sinistra ≤35% (26% vs 10%; p = 0.0071);
- nelle donne per le quali erano disponibili immagini diagnostiche degli altri territori vascolari, la P-SCAD è risultata meno frequentemente associata a displasia fibromuscolare (che normalmente interessa le arterie renali, la carotide interna, le vertebrali, le succlavie e le arterie mesenterica superiore e mesenterica inferiore) (42% vs 64%; p = 0.047) e ad anomalie vascolari extra-coronariche (46% vs 77%; p = 0.0032);
- le donne colpite da P-SCAD sono più frequentemente multipare (p = 0.0167), si sono sottoposte a terapie per l’infertilità (p = 0.0004) e hanno avuto una pre-eclampsia (p = 0.001);
- nel corso del follow-up (mediana di 2.3 anni) si è verificata una recidiva di SCAD in 51 pazienti.
In conclusione:
- le donne colpite da P-SCAD hanno sintomi più acuti e un rischio di morte più grave di quelle colpite da NP-SCAD;
- la massima frequenza di P-SCAD si verifica nel primo mese dopo il parto;
- le pazienti colpite da P-SCAD hanno più raramente anomalie vascolari extracoronariche;
- si può ipotizzare che, tra i fattori predisponenti, giochino un ruolo importante le fluttuazioni ormonali ed emodinamiche correlate alla gravidanza, oltre a meccanismi non ancora pienamente identificati.
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