Cura del dolore: il contributo della riflessione spirituale
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08/08/2014
Le vostre lettere alla nostra redazione
Pubblichiamo oggi due lettere di apprezzamento per la sezione “Il dolore e la spiritualità” di questo sito. Cogliamo l’occasione per augurare buone vacanze a tutte le donne che ci seguono!
Desidero segnalare la particolarità data dall'approccio spirituale alla malattia e l'importanza degli approfondimenti spirituali sottolineare l’importanza del vostro approccio spirituale alla malattia. Ritengo che il tendere al raggiungimento di un equilibrio interiore tramite il nutrimento dell’anima sia una condizione essenziale per affrontare qualunque patologia. La presenza e l’attenzione a tale aspetto, scoperte consultando il sito, ha contribuito ad aumentare ancora di più la mia fiducia nel suo vostro operato. La prima cosa da guarire è infatti il nostro “dentro”. Grazie! Federica C.
Carissima professoressa Graziottin, stamattina l’ho vista in televisione e sono rimasta affascinata da ciò che ha esposto, ma soprattutto dalla grazia e dalla passione con cui lo ha fatto. Così sono andata a cercare il sito della sua Fondazione. Con stupore ho cliccato sul link “Il dolore e la spiritualità”, e poi ho visto tutti gli articoli su Bibbia e Cristianesimo. Volevo solo dirle quanto piacere mi ha fatto leggere alcuni degli articoli pubblicati. La ringrazio per questo servizio, che regala ai pazienti significativi momenti di meditazione. Margherita A.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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