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Cisti ovarica e fibroma, come regolarsi nel medio termine

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29/03/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Circa un anno fa mi diagnosticano una cisti ovarica, di probabile natura endometriosica, di 42 x 48 x 40 millimetri e un fibroma sottosieroso di 21 x 28 millimetri. Il Ca-125 è pari a 12. Mi mettono in lista d’attesa per togliere cisti e fibroma. Passano mesi, e nessuno mi chiama. Nel frattempo inizio una terapia contraccettiva a base di etinilestradiolo e dienogest. Dopo qualche mese, faccio su mia iniziativa un nuovo controllo: la cisti si è ridotta e il fibroma si è stabilizzato; il Ca-125 è pari a 5. Passano altri mesi. Mi informo presso l’ospedale che mi deve fare intervento e mi viene detto che le liste sono lunghe, e che probabilmente le analisi di pre-ospedalizzazione dovranno essere rifatte perché perderanno di validità. Presa da sconforto decido di sentire un secondo parere. Questo specialista rileva che la cisti è di 14 x 8 millimetri, mentre il fibroma è invariato. Il suo parere è di non farmi assolutamente operare. Qualche giorno fa sono stata chiamata per l’intervento, e io sono molto indecisa. Voi che cosa mi suggerite di fare?”.
Gentile amica, la diagnosi di endometriosi è solo istologica, mediante il riscontro anatomo-patologico della presenza di tessuto endometriale (lo strato più interno dell’utero) in sede ectopica. Premesso ciò, considerando le dimensioni della cisti ovarica (nettamente diminuite con la terapia estroprogestinica) e quelle del fibroma, non vi è indicazione ad effettuare intervento chirurgico. Ridiscuta con il suo ginecologo curante la presenza di eventuali sintomi suggestivi di endometriosi (dolore mestruale intenso, dispareunia profonda), così da valutare l’effettiva necessità di continuare con la terapia ormonale. Un cordiale saluto.
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