A.C.
Innanzitutto le consigliamo di effettuare il controllo della funzionalità tiroidea e della prolattinemia (possibili cause di alterata ciclicità mestruale). E’ poi fondamentale effettuare un’ecografia ginecologica transvaginale al termine del flusso, per valutare lo spessore della rima endometriale, l’eventuale presenza di polipi endometriali, miomi uterini o cisti ovariche. In base al quadro ecografico può essere indicata l’esecuzione di un’isteroscopia diagnostica per meglio valutare la cavità uterina e avere un quadro anatomo-funzionale dell’endometrio (lo strato più interno dell’utero, che si sfalda con la mestruazione).
Per verificare la presenza di un’eventuale menopausa, si deve effettuare il dosaggio plasmatico:
- dell’ormone FSH (Follicle Stimulating Hormone, ormone follicolo stimolante): livelli di FSH superiori a 30 mUI/mL, in un prelievo effettuato in terza giornata da una donna in età fertile, indicano che la riserva di follicoli ovarici è ormai limitata e che è già iniziato il processo di menopausa precoce. Livelli tra 10 e 30 mUI/ml indicano che l’ovaio comincia a rispondere agli stimoli ormonali con più difficoltà. La diagnosi di menopausa precoce è certa se in due dosaggi consecutivi, effettuati a distanza di un mese, l’FSH è superiore a 40 mUI/ml;
- del 17beta estradiolo: un livello al di sotto di 30 picogrammi/ml dice che la ricomparsa del flusso è poco probabile; sotto i 20 pg/ml, che l’ovaio ha esaurito le scorte di follicoli e produce estrogeni in modo ormai residuale;
- dell’inibina B: è il più potente inibitore dell’FSH ed è prodotta dai follicoli dell’ovaio. Si riduce quando il loro numero è prossimo all’esaurimento. La riduzione dei livelli dell’inibina B porta, a sua volta, a un aumento dell’FSH;
- dell’ormone antimulleriano: prodotto dei follicoli ovarici, si riduce con l’arrivo della menopausa;
- del DHEA (deidroepiandrosterone): prodotto dal surrene, il DHEA si riduce con l’età (2 per cento l’anno dopo i 30 anni) con una ulteriore riduzione, del 40-60 per cento, con la menopausa.
Se il problema dell’irregolarità dovesse persistere in assenza di quadri patologici specifici (accertamenti eseguiti negativi) o di menopausa precoce, le consigliamo di continuare con l’assunzione del progestinico ciclico. In caso contrario, il ginecologo di fiducia saprà consigliarle i necessari passi terapeutici. Un cordiale saluto.