Il carcinoma mammario triplo negativo (triple-negative breast cancer, TNBC) deve il proprio nome al fatto che nelle sue cellule non sono presenti i tre principali bersagli molecolari per cui esistono, nelle altre forme di cancro della mammella, trattamenti mirati ed efficaci:
- il recettore per gli estrogeni;
- il recettore per il progesterone;
- il recettore 2 per il fattore di crescita dell’epidermide (HER-2).
La PET è una tecnica di indagine che utilizza radiofarmaci che emettono positroni. In questo esame viene utilizzato il fluoro-desossiglucosio (18F-FDG), che permette di valutare in modo efficace, tra gli altri aspetti, il comportamento metabolico di un tumore (spesso correlato al suo grado di aggressività o di differenziazione), nonché l’effetto dei trattamenti chemio- o radioterapici sull’evoluzione del tumore stesso.
Lo studio è stato condotto su 28 studi reperiti su PubMed, Scopus e Web of Science, per un totale di 2.870 pazienti. Un team di cinque ricercatori ha condotto l’estrazione e l’analisi dei dati. La qualità degli studi selezionati è stata valutata utilizzando una versione modificata del Critical Appraisal Skills Programme (CASP).
Le principali applicazioni cliniche della PET nella gestione del TNBC includevano:
- la previsione della risposta patologica completa (pCR) nelle pazienti sottoposte a chemioterapia neoadiuvante (NAC) (si parla di pCR quando la terapia elimina tutte le cellule tumorali e quello che rimane è il cosiddetto “letto tumorale vuoto”, formato solo da tessuto fibroso, come una specie di cicatrice);
- la valutazione della capacità prognostica della PET basale;
- la stadiazione iniziale della malattia.
- nelle pazienti colpite da TNBC, la PET con 18F-FDG è essenziale per la stadiazione iniziale della malattia in quadri sia localizzati che metastatici;
- la PET con 18F-FDG è utile anche per valutare la risposta al trattamento con NAC;
- la capacità della PET di correlare l’attività metabolica con i marcatori molecolari e di prevedere gli esiti del trattamento ne evidenzia il potenziale nella gestione del TNBC;
- sono necessari ulteriori studi prospettici per perfezionare queste indicazioni cliniche e stabilire il ruolo definitivo dii questa metodica.
- sono state rilevate correlazioni significative fra l’assorbimento basale di 18F-FDG e biomarcatori molecolari come il PDL-1 (Programmed Death-Ligand 1, una proteina espressa sulla superficie del tumore che regola la risposta immunitaria), il recettore degli androgeni e l’antigene Ki67 (una proteina nucleare strettamente associata con la proliferazione cellulare);
- la PET basale con 18F-FDG ha consentito di pervenire a una corretta stadiazione delle pazienti dallo stadio IIB allo stadio IV, influenzando le decisioni terapeutiche e gli esiti di sopravvivenza;
- nei casi di trattamento con NAC, le scansioni PET seriali che misuravano le variazioni nell’assorbimento di 18F-FDG hanno consentito di prevedere la pCR con un elevato grado di accuratezza;
- parametri semi-quantitativi come il volume metabolico tumorale (MTV) e l’indice di volume polmonare hanno dimostrato di avere una capacità prognostica per gli esiti delle forme metastatiche.





