Indagare l’impatto dell’aumento di peso a lungo termine sul rischio di cancro al seno: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Merete Ellingjord-Dale, dell’Imperial College di Londra, e al quale hanno partecipato, fra gli altri, il King’s College di Londra, la WHO International Agency for Research on Cancer di Lione, l’Università Federico II di Napoli, la Danish Cancer Society, l’Università di Copenhagen, il German Cancer Research Center di Heidelberg, l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica di Firenze (ISPRO), la Arctic University of Norway a Tromsø, l’Università di Lund (Svezia), l’Università di Oxford e l’Università di Ioannina (Grecia).
La ricerca è stata condotta su 150.257 donne (età mediana 51 anni), che avevano preso parte allo studio «European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition» (EPIC) e che sono state sottoposte a un follow up medio di 14 anni (± 3.9) con l’obiettivo di individuare gli effetti del progressivo aumento di peso a partire dall’età di 20 anni.
Questi, in sintesi, i risultati.
Durante il follow up si sono verificati 6.532 casi di cancro al seno. In confronto ai casi in cui il peso si mantiene sostanzialmente stabile (± 2.5 kg), un incremento progressivo superiore a 10 kg correla, dopo la menopausa, con un maggior rischio di cancro al seno nelle donne che a 20 anni erano magre (HR = 1.42; 95% CI 1.22-1.65).
L’analisi per sottogruppi ha rivelato inoltre che questo incremento di rischio si registra:
- sia nelle donne che utilizzano la terapia ormonale sostitutiva (HR = 1.23; 95% CI 1.04-1.44);
- sia nelle donne che non utilizzano la terapia ormonale sostitutiva (HR = 1.40; 95% CI 1.16-1.68):
- e in particolare per i tumori ER+ PR+ (HR = 1.46; 95% CI 1.15-1.85).
In sintesi:
- l’aumento di peso a lungo termine accresce il rischio di cancro a seno in menopausa nelle donne che da giovani erano magre;
- questo maggior rischio si registra nelle utilizzatrici di TOS, ma anche nelle non utilizzatrici (e in misura sensibilmente maggiore, è bene sottolinearlo);
- le forme di cancro che maggiormente risentono del sovrappeso sono i tumori positivi ai recettori degli estrogeni e del progesterone.
La ricerca è stata condotta su 150.257 donne (età mediana 51 anni), che avevano preso parte allo studio «European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition» (EPIC) e che sono state sottoposte a un follow up medio di 14 anni (± 3.9) con l’obiettivo di individuare gli effetti del progressivo aumento di peso a partire dall’età di 20 anni.
Questi, in sintesi, i risultati.
Durante il follow up si sono verificati 6.532 casi di cancro al seno. In confronto ai casi in cui il peso si mantiene sostanzialmente stabile (± 2.5 kg), un incremento progressivo superiore a 10 kg correla, dopo la menopausa, con un maggior rischio di cancro al seno nelle donne che a 20 anni erano magre (HR = 1.42; 95% CI 1.22-1.65).
L’analisi per sottogruppi ha rivelato inoltre che questo incremento di rischio si registra:
- sia nelle donne che utilizzano la terapia ormonale sostitutiva (HR = 1.23; 95% CI 1.04-1.44);
- sia nelle donne che non utilizzano la terapia ormonale sostitutiva (HR = 1.40; 95% CI 1.16-1.68):
- e in particolare per i tumori ER+ PR+ (HR = 1.46; 95% CI 1.15-1.85).
In sintesi:
- l’aumento di peso a lungo termine accresce il rischio di cancro a seno in menopausa nelle donne che da giovani erano magre;
- questo maggior rischio si registra nelle utilizzatrici di TOS, ma anche nelle non utilizzatrici (e in misura sensibilmente maggiore, è bene sottolinearlo);
- le forme di cancro che maggiormente risentono del sovrappeso sono i tumori positivi ai recettori degli estrogeni e del progesterone.
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