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Atrofia vulvare, un sintomo per diverse patologie

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28/02/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Da circa tre mesi sto assumendo l’ospemifene per atrofia vulvare, insieme a una crema idratante e ovuli vaginali (due volte la settimana). Nonostante tali terapie, non riesco a risolvere il problema. Come mai? Potrebbe trattarsi di un’altra patologia che i medici non riescono ad individuare?”.
Rosalia
Gentile Rosalia, il termine “atrofia vulvare” da lei utilizzato può sottendere diverse condizioni patologiche, non esclusivamente correlate alla secchezza indotta dallo stato menopausale (per cui le è stata indicato un approccio terapeutico corretto). Ad esempio, può essere legata a lichen vulvare sclero-atrofico o a vulvodinia, ognuna con delle specifiche terapie. Sarebbe opportuno sapere quali sintomi lei avverte, da abbinare a un’attenta visita ginecologica, con valutazione aggiuntiva e fondamentale della muscolatura del pavimento pelvico. Un cordiale saluto.

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