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La cura del dolore: una sfida medica, politica e spirituale - Parte 2: Aspetti spirituali

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12/12/2012
Relazione tenuta alla Scuola Politica "Alcide De Gasperi" di Torino, il 13 novembre 2012

Guida alla lettura

Pubblichiamo oggi la seconda parte della testimonianza che la Fondazione Graziottin ha recentemente offerto alla Scuola Politica De Gasperi di Torino. Si sono illustrate le interpretazioni che l’Antico Testamento e i Vangeli offrono della sofferenza umana, e in particolare:
- l’approccio generale delle Scritture al tema del dolore;
- la teoria della “retribuzione terrena”, messa progressivamente in discussione dai Salmi e dal libro di Giobbe;
- che cosa insegnano i Salmi riguardo alle sventure della vita e alla relazione con chi soffre;
- perché gli amici di Giobbe sbagliano sul piano teologico e sul piano del rapporto con il malato;
- il modello della “caduta originaria” contenuto nel libro della Genesi;
- come tale racconto non vada inteso in senso storico, ma in senso sapienziale;
- le importanti implicazioni teologiche ed etiche di questo mutamento di prospettiva;
- il passaggio, avvenuto fra il primo e il secondo millennio, dal riferimento al Cristo “medico” all’enfasi sul Cristo sofferente;
- la prassi di Gesù nei confronti degli ammalati e dei loro familiari;
- il rilievo etico ed escatologico dell’identificazione che Cristo compie fra sé e il malato.

La Scuola Politica De Gasperi

I criteri ispiratori dell’azione politica di un cristiano non possono che essere lo spirito di servizio e la volontà di perseguire il bene comune, tutto ciò nel totale rispetto dei diritti della persona, nella ricerca della giustizia, nel costante sforzo di rendere compiuta, giorno per giorno, la democrazia.
A questi principi si ispira la Scuola politica “Alcide De Gasperi”, fondata nel 1987 dal professor Francesco Trisoglio (Fratel Enrico delle Scuole Cristiane) e operante presso il Collegio San Giuseppe di Torino. La Scuola rifiuta lo spirito di sfiducia inerte e di atonia proprio di chi aspetta sempre ordini dall’alto e attende che al proprio intervento vengano predisposte da altri le condizioni favorevoli: le condizioni vanno personalmente create, e non ricevute.
Illustrando lo spirito che anima la Scuola, il Professor Trisoglio osserva: «Giuseppe de Rita, direttore del Censis, ha osservato che il popolo italiano si trascina in “apnea”: è proprio contro questo “soffocamento” che la Scuola De Gasperi si propone di operare. E’ diffusa una depressione che incupisce gli animi e rende grigia la visione delle cose; si scorgono molto le difficoltà e poco le vie di soluzione; si sospira in un pessimismo che incrina le energie e conduce alla sconfitta. Limitarsi a deplorare, a scuotere sconsolati la testa, è atteggiamento comunissimo, ma radicalmente errato. E’ invece proprio questo il momento giusto per usarla, la testa, nella pienezza delle sue valenze. Lo scoraggiamento è inettitudine: è il povero risultato di un’inerzia che incrocia le braccia e accusa “gli altri”. Ci si annulla per mettersi in disparte. Magnanimità, invece, è dire “tocca anche a me”. Ciascuno è chiamato ad alimentare le sue idee per incarnarle nell’azione, a illuminarsi per illuminare attorno a sé. In quale modo? Alla Scuola “De Gasperi” cerchiamo di rispondere: vogliamo alimentare un clima di fiducia, in noi e negli altri; mostrare e dimostrare che la vita è un’avventura meravigliosa. Esaminiamo la sublimità dell’intelligenza umana, le doti della volontà, il valore della responsabilità, l’eccellenza della gratuità, il significato delle passioni, l’importanza delle decisioni coraggiose e ponderate; ci ragioniamo in serietà di concetti per scorgere e motivare i modi di un’azione che valga a disinquinare il clima. I tempi sono “cattivi”? Ma i tempi non esistono; esistono solo gli uomini che li fanno: esistiamo noi. La Scuola “De Gasperi” offre un doppio corso di studi – un biennio di base e un master, anch’esso biennale – ed è aperta a tutti coloro che aspirano a vivere e non si rassegnano a sopravvivere».
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