Guida alla lettura
- l’approccio generale delle Scritture al tema del dolore;
- la teoria della “retribuzione terrena”, messa progressivamente in discussione dai Salmi e dal libro di Giobbe;
- che cosa insegnano i Salmi riguardo alle sventure della vita e alla relazione con chi soffre;
- perché gli amici di Giobbe sbagliano sul piano teologico e sul piano del rapporto con il malato;
- il modello della “caduta originaria” contenuto nel libro della Genesi;
- come tale racconto non vada inteso in senso storico, ma in senso sapienziale;
- le importanti implicazioni teologiche ed etiche di questo mutamento di prospettiva;
- il passaggio, avvenuto fra il primo e il secondo millennio, dal riferimento al Cristo “medico” all’enfasi sul Cristo sofferente;
- la prassi di Gesù nei confronti degli ammalati e dei loro familiari;
- il rilievo etico ed escatologico dell’identificazione che Cristo compie fra sé e il malato.
La Scuola Politica De Gasperi
A questi principi si ispira la Scuola politica “Alcide De Gasperi”, fondata nel 1987 dal professor Francesco Trisoglio (Fratel Enrico delle Scuole Cristiane) e operante presso il Collegio San Giuseppe di Torino. La Scuola rifiuta lo spirito di sfiducia inerte e di atonia proprio di chi aspetta sempre ordini dall’alto e attende che al proprio intervento vengano predisposte da altri le condizioni favorevoli: le condizioni vanno personalmente create, e non ricevute.
Illustrando lo spirito che anima la Scuola, il Professor Trisoglio osserva: «Giuseppe de Rita, direttore del Censis, ha osservato che il popolo italiano si trascina in “apnea”: è proprio contro questo “soffocamento” che la Scuola De Gasperi si propone di operare. E’ diffusa una depressione che incupisce gli animi e rende grigia la visione delle cose; si scorgono molto le difficoltà e poco le vie di soluzione; si sospira in un pessimismo che incrina le energie e conduce alla sconfitta. Limitarsi a deplorare, a scuotere sconsolati la testa, è atteggiamento comunissimo, ma radicalmente errato. E’ invece proprio questo il momento giusto per usarla, la testa, nella pienezza delle sue valenze. Lo scoraggiamento è inettitudine: è il povero risultato di un’inerzia che incrocia le braccia e accusa “gli altri”. Ci si annulla per mettersi in disparte. Magnanimità, invece, è dire “tocca anche a me”. Ciascuno è chiamato ad alimentare le sue idee per incarnarle nell’azione, a illuminarsi per illuminare attorno a sé. In quale modo? Alla Scuola “De Gasperi” cerchiamo di rispondere: vogliamo alimentare un clima di fiducia, in noi e negli altri; mostrare e dimostrare che la vita è un’avventura meravigliosa. Esaminiamo la sublimità dell’intelligenza umana, le doti della volontà, il valore della responsabilità, l’eccellenza della gratuità, il significato delle passioni, l’importanza delle decisioni coraggiose e ponderate; ci ragioniamo in serietà di concetti per scorgere e motivare i modi di un’azione che valga a disinquinare il clima. I tempi sono “cattivi”? Ma i tempi non esistono; esistono solo gli uomini che li fanno: esistiamo noi. La Scuola “De Gasperi” offre un doppio corso di studi – un biennio di base e un master, anch’esso biennale – ed è aperta a tutti coloro che aspirano a vivere e non si rassegnano a sopravvivere».