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La cura del dolore: una sfida medica, politica e spirituale - Parte 1: Aspetti biomedici

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28/11/2012
Relazione tenuta alla Scuola Politica "Alcide De Gasperi" di Torino, il 13 novembre 2012

Guida alla lettura

La Fondazione Graziottin è stata recentemente ospite della Scuola Politica De Gasperi di Torino con una testimonianza sul tema: “La cura del dolore: una sfida medica, politica e spirituale”. Pubblichiamo oggi la prima parte dell’intervento, focalizzato sugli aspetti biomedici del dolore. Dopo una breve introduzione sugli obiettivi generali della Fondazione, è stato illustrato:
- che cosa sono il dolore acuto e il dolore cronico;
- come il denominatore comune delle due forme di dolore sia l’infiammazione tessutale, mediata e modulata dai mastociti;
- che cosa avviene quando il mastocita opera in modo fisiologico;
- come una prolungata iperattivazione del mastocita comporti il viraggio del dolore da nocicettivo a neuropatico, con proliferazione e superficializzazione delle fibre del dolore;
- i fattori che possono iperattivare il mastocita;
- che cosa sono l’iperalgesia e l’allodinia;
- come l’infiammazione possa estendersi a livello di sistema nervoso centrale, attraverso l’iperattivazione della microglia, predisponendo alla depressione e alle malattie neurodegenerative;
- i parametri istologici dell’infiammazione e del dolore cronico;
- come, anche grazie alle risultanze istologiche, il dolore si avvii ad essere non solo un’esperienza soggettiva e individuale, ma anche un evento patologico oggettivo e misurabile.

La Scuola Politica De Gasperi

I criteri ispiratori dell’azione politica di un cristiano non possono che essere lo spirito di servizio e la volontà di perseguire il bene comune, tutto ciò nel totale rispetto dei diritti della persona, nella ricerca della giustizia, nel costante sforzo di rendere compiuta, giorno per giorno, la democrazia.
A questi principi si ispira la Scuola politica “Alcide De Gasperi”, fondata nel 1987 dal professor Francesco Trisoglio (Fratel Enrico delle Scuole Cristiane) e operante presso il Collegio San Giuseppe di Torino. La Scuola rifiuta lo spirito di sfiducia inerte e di atonia proprio di chi aspetta sempre ordini dall’alto e attende che al proprio intervento vengano predisposte da altri le condizioni favorevoli: le condizioni vanno personalmente create, e non ricevute.
Illustrando lo spirito che anima la Scuola, il Professor Trisoglio osserva: «Giuseppe de Rita, direttore del Censis, ha osservato che il popolo italiano si trascina in “apnea”: è proprio contro questo “soffocamento” che la Scuola De Gasperi si propone di operare. E’ diffusa una depressione che incupisce gli animi e rende grigia la visione delle cose; si scorgono molto le difficoltà e poco le vie di soluzione; si sospira in un pessimismo che incrina le energie e conduce alla sconfitta. Limitarsi a deplorare, a scuotere sconsolati la testa, è atteggiamento comunissimo, ma radicalmente errato. E’ invece proprio questo il momento giusto per usarla, la testa, nella pienezza delle sue valenze. Lo scoraggiamento è inettitudine: è il povero risultato di un’inerzia che incrocia le braccia e accusa “gli altri”. Ci si annulla per mettersi in disparte. Magnanimità, invece, è dire “tocca anche a me”. Ciascuno è chiamato ad alimentare le sue idee per incarnarle nell’azione, a illuminarsi per illuminare attorno a sé. In quale modo? Alla Scuola “De Gasperi” cerchiamo di rispondere: vogliamo alimentare un clima di fiducia, in noi e negli altri; mostrare e dimostrare che la vita è un’avventura meravigliosa. Esaminiamo la sublimità dell’intelligenza umana, le doti della volontà, il valore della responsabilità, l’eccellenza della gratuità, il significato delle passioni, l’importanza delle decisioni coraggiose e ponderate; ci ragioniamo in serietà di concetti per scorgere e motivare i modi di un’azione che valga a disinquinare il clima. I tempi sono “cattivi”? Ma i tempi non esistono; esistono solo gli uomini che li fanno: esistiamo noi. La Scuola “De Gasperi” offre un doppio corso di studi – un biennio di base e un master, anch’esso biennale – ed è aperta a tutti coloro che aspirano a vivere e non si rassegnano a sopravvivere».

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