Semeiologia del dolore vulvare e diagnosi clinica: nell'infanzia e nell'adolescenza
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Semeiologia del dolore vulvare e diagnosi clinica: nell'infanzia e nell'adolescenza
27/11/2017
Dott.ssa Metella Dei Ginecologa - Endocrinologa, Firenze
Dei M. Semeiologia del dolore vulvare e diagnosi clinica: nell’infanzia e nell’adolescenza Corso ECM su “Il dolore vulvare dall'A alla Z: dall'infanzia alla post-menopausa”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 7 aprile 2017
Sintesi del video e punti chiave
Nell’infanzia, la regione vulvare risente di un ipoestrogenismo e un ipoandrogenismo fisiologici, ma presenta un derma e uno stroma molto reattivi agli stimoli irritativi e allergici. Nell’adolescenza, per contro, si registrano livelli più elevati e ciclici di estrogeni e androgeni, con importanti conseguenze sul piano istologico e funzionale. In questi due contesti attigui nel tempo, ma profondamente diversi fra loro, vari fattori possono dare luogo a forme ricorrenti o croniche di dolore vulvare. In questo video, la dottoressa Dei illustra: - le principali cause di dolore vulvare nell’infanzia: infestazione da ossiuri; herpes; vulviti irritativo-allergiche; lichen sclero-atrofico complicato; malformazioni artero-venose; traumi della regione sacro-coccigea; - le caratteristiche della vulvodinia “sine causa”, o dopo un episodio irritativo locale, nelle bambine; - le principali cause di dolore vulvare nell’adolescenza: microtraumi sportivi e traumi sacro-coccigei; contraccezione ormonale a basso dosaggio; infezioni da Candida; fissurazioni da ipoestrogenismo; sicca syndrome; malattia di Crohn vulvare; Graft versus Host vulvare; vasculiti; endometriosi vulvare; idradenite suppurativa dell’area genito-femorale; neurofibromi; - i fattori da tenere presenti nell’anamnesi, nella diagnosi e nella terapia.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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