Menopausa: sintomi e cure – Parte 2

La terapia ormonale sostitutiva è in grado non solo di modulare i sintomi della menopausa ma anche di “nutrire” tutto il corpo della donna, che è ricchissimo di recettori per gli estrogeni. Eppure poche donne la fanno in Italia, soprattutto in confronto al Nord Europa: colpa della disinformazione che spesso si fa sui presunti danni degli ormoni. Va invece detto con chiarezza che la terapia, associata a stili di vita sani e in assenza di controindicazioni maggiori, fa vivere bene i 30-35 anni che, mediamente, una donna può avere oggi di fronte a sé dopo il termine della vita fertile.
Quali sono i messaggi corretti da passare su questo argomento? Come combattere la paura che molte donne italiane hanno della terapia ormonale sostitutiva?
Nel corso della seconda parte del dibattito la professoressa Graziottin illustra:
- i bassissimi dosaggi delle terapie di oggi, in confronto ai livelli estrogenici medi della donna durante l’età fertile o al termine di una gravidanza;
- come tuttavia questi minimi dosaggi siano sufficienti ad attenuare i disturbi menopausali e a restituire la linfa ormonale necessaria al benessere di tutto l’organismo;
- che cos’è il rischio basale di avere un cancro al seno;
- quali sono i fattori che aumentano questo rischio in misura molto più significativa della terapia ormonale sostitutiva;
- come la terapia vada data solo alle donne con sintomi menopausali e/o segni che permettano di predire l’insorgenza di patologie da carenza estrogenica.

Seconda parte del dibattito trasmesso da “Buongiorno dottore”, programma di Class TV MsNbc, presentato da Christian Toscano.
Partecipanti:
- Alessandra Graziottin – Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, Ospedale San Raffaele Resnati di Milano;
- Paola Villa – Dirigente medico, Responsabile della Struttura Semplice di Ginecologia Oncologica, Policlinico Gemelli di Roma.

Per gentile concessione di Class Tv MsNbc