Dolore vulvare e disfunzione del pavimento pelvico: dalla semeiotica alle scelte fisioterapiche
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Dolore vulvare e disfunzione del pavimento pelvico: dalla semeiotica alle scelte fisioterapiche
04/03/2019
Dott.ssa Arianna Bortolami Fisioterapista, Consulente in Sessuologia Padova
Arianna Bortolami Dolore vulvare e disfunzione del pavimento pelvico: dalla semeiotica alle scelte fisioterapiche Corso ECM su “Patologie ginecologiche benigne e dolore: come scegliere il meglio fra terapie mediche e chirurgiche”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 25 maggio 2018
Sintesi del video e punti chiave
Il dolore vulvare è correlato a una disfunzione del pavimento pelvico, perché il dolore in un punto qualsiasi del corpo genera sempre alterazioni nei muscoli che sono funzionalmente correlati al distretto. Le disfunzioni del pavimento pelvico possono essere curate con la fisioterapia, che realizza interventi di prevenzione, cura e riabilitazione volti a eliminare il dolore e a ripristinare le funzioni muscolari alterate. In questo video, la dottoressa Bortolami illustra: - com’è strutturato il pavimento pelvico, e quali funzioni svolge; - che cosa si intende per pavimento pelvico iperattivo; - come il dolore vulvare determini un’alterazione di alcune abilità; - come, di conseguenza, la parola chiave della fisioterapia sia “ri-abilitazione”, ossia la piena restituzione delle abilità perdute; - le cinque fasi del percorso fisioterapico: diagnosi, valutazione funzionale, pianificazione, trattamento, valutazione dei risultati; - in quali fasi della visita ginecologica, e per quali motivi, lo specialista può decidere di consigliare la fisioterapia alla paziente affetta da dolore vulvare; - i risultati del trattamento fisioterapico documentati dalla letteratura scientifica; - le tempistiche, le tecniche e gli strumenti della terapia; - le tre modalità fondamentali dell’approccio di cura: extra-vaginale, peri-vaginale, intra-vaginale; - le posizioni che la donna può assumere durante il trattamento; - perché si ricorre frequentemente alla respirazione diaframmatica; - gli obiettivi specifici della terapia manuale, del trattamento comportamentale, del biofeedback, della stimolazione elettrica antalgica (TENS), dei dilatatori vaginali e anali, del trattamento domiciliare e dell’autotrattamento; - gli obiettivi di cura e prevenzione nell’età pediatrica e adolescenziale.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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