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Vaginismo: il desiderio di una parola di speranza

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Vaginismo: il desiderio di una parola di speranza
08/05/2020

Le vostre lettere alla nostra redazione

La mia è una storia come molte altre, la storia di una donna colpita da vaginismo, che può raccontare tutti i classici sintomi. Ho 39 anni, da quando ne avevo 27 anni ho provato di tutto per guarire. Psicoterapia, sessuologi, ginecologi. Ho rimediato anche, a 28 anni, l’abuso da parte di un ginecologo e, dopo, una lunga terapia per comprendere cos’era successo.
Ho una fiamma dentro che ancora mi porta a desiderare di risolvere il mio problema. A volte mi sento senza forze, ma continuo a combattere con le poche risorse che ho.
Mi sono documentata, ma per me sembra che non ci sia rimedio. Raggiungere Milano sarebbe un po’ come l’ultima speranza, in un momento in cui mi chiedo se davvero posso liberare una volta per tutte il mio corpo da una malattia che ha condizionato la mia vita, le mie scelte, tutto.
Stasera vorrei una mano tesa, una speranza, una parola, qualcuno che mi possa dire che c’è rimedio anche per me.

Risponde la professoressa Graziottin

Gentile amica, dal vaginismo si può guarire con una terapia multimodale mirata. E anche la sofferenza provocata dal gravissimo episodio dell’abuso può essere lenita. Le suggeriamo qualche lettura tratta da questo sito. Eventualmente contatti la professoressa Graziottin per un incontro clinico a Milano (può trovare le sue sedi professionali a questa pagina). Non si perda d’animo: siamo pronti a tenderle la nostra mano, e a sostenerla nel cammino di recupero. Un affettuoso saluto.

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