Trombosi, una controindicazione assoluta alla terapia ormonale sostitutiva
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10/10/2019
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Sono entrata in menopausa da otto mesi e, oltre alla consueta sintomatologia dovuta a vampate con sudorazione elevata e dolori mestruali ricorrenti, soffro anche di depressione e stanchezza fisica. Vorrei sapere se è possibile intraprendere la terapia ormonale sostitutiva, visto che in età fertile ho avuto una flebite dovuta all’assunzione della pillola anticoncezionale. La mia ginecologa mi ha prescritto i fitoestrogeni, ma io sono contraria ad assumerli visto la dimostrazione scientifica della loro inefficacia. Vorrei sapere gentilmente che cosa proponete voi. Grazie”.
Gentile amica, le consigliamo di effettuare la valutazione della funzionalità tiroidea (dosaggio ematico del TSH) per escludere la sovrapposizione di un distiroidismo con la sintomatologia menopausale. La pregressa trombosi rappresenta una controindicazione assoluta all’utilizzo della terapia ormonale: può ricorrere a fitoestrogeni a base di genisteina (con comprovata efficacia in base ai dati presenti in letteratura), da abbinare eventualmente a bassi dosaggi di paroxetina, dimostrata utile per il controllo della sintomatologia vasomotoria. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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