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Sindrome genitourinaria della menopausa da cure oncologiche: benefici della terapia laser

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04/07/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Jha S, Wyld L, Krishnaswamy PH.
The impact of vaginal laser treatment for genitourinary syndrome of menopause in breast cancer survivors: a systematic review and meta-analysis
Clin Breast Cancer. 2019 Apr 19. pii: S1526-8209(19)30078-3. doi: 10.1016/j.clbc.2019.04.007. [Epub ahead of print]
Valutare i benefici della terapia laser nella cura della sindrome genitourinaria menopausale indotta da cure oncologiche: è questo l’obiettivo della review condotta da Swati Jha e collaboratori, del Dipartimento di Oncologia presso l’Università di Sheffield, Regno Unito.
La sindrome genitourinaria della menopausa (GSM) è provocata da uno stato di ipo-estrogenismo, che si traduce in secchezza vaginale, dolore ai rapporti (dispareunia) e infezioni del tratto urinario. Tende a essere più frequente e più grave nelle donne sottoposte a chemioterapia per un cancro al seno (menopausa iatrogena). La terapia di prima scelta sono gli estrogeni locali, che però sono controindicati nelle pazienti oncologiche per il rischio di recidive.
Il laser vaginale è stato recentemente impiegato, con buoni risultati, per ripristinare lo spessore della mucosa vaginale, la normale lubrificazione e l’elasticità dei tessuti. La review si propone di verificarne gli esiti a lungo termine e i livelli di sicurezza.
I ricercatori hanno identificato 48 lavori al riguardo, di cui 10 studi osservazionali sui sintomi della GSM prima e dopo la terapia. Non esistono a oggi trial randomizzati.
Questi, in sintesi, i risultati della meta-analisi:
- nel breve termine, il laser vaginale migliora i punteggi del Vaginal Health Index e della Scala Analogica Visuale relativi a dispareunia, secchezza vaginale, funzione sessuale e soddisfazione complessiva;
- gli effetti indesiderati sono minimi;
- non ci sono tuttavia dati attendibili sull’efficacia e la sicurezza a lungo termine.
Saranno quindi necessari ulteriori studi di follow up, per valutare meglio l’efficacia e la sicurezza del trattamento, il suo costo, e l’impatto sugli altri effetti negativi che le terapie oncologiche producono sulla funzione sessuale.

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