EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Quando lui ti uccide. Prevalenza dell'omicidio passionale fra le adolescenti americane

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
02/05/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Adhia A, Kernic MA, Hemenway D, Vavilala MS, Rivara FP.
Intimate partner homicide of adolescents
JAMA Pediatr. 2019 Apr 15. doi: 10.1001/jamapediatrics.2019.0621. [Epub ahead of print]
Valutare in quale misura gli omicidi di adolescenti siano perpetrati dai partner, e descrivere le caratteristiche delle vittime, degli assassini e dell’evento: è questo l’obiettivo della review condotta da A. Adhia e collaboratori, della University of Washington a Seattle, Stati Uniti.
La violenza intima fra adolescenti è molto diffusa, a volte con gravi conseguenze. L’omicidio ne è l’espressione estrema, ma è poco studiato in letteratura, dal momento che gli studi si concentrano soprattutto sul mondo adulto.
L’analisi è stata condotta sui dati raccolti dal National Violent Death Reporting System fra il 2003 e il 2016, per un totale di 32 Stati americani su 50.
Nel periodo preso in considerazione si sono verificati 8048 omicidi perpetrati ai danni di giovani di età compresa fra gli 11 e i 24 anni (2188 omicidi nella fascia di età 11-18): in tutti questi casi la vittima conosceva a vario titolo il suo assassino. Si parla di “intimate partner homicide” (IPH) quando la vittima è coniuge, ex coniuge, fidanzata/o, ex fidanzata/o dell’omicida.
Questi, in sintesi, i risultati:
- sul totale dei casi registrati nella fascia di età 11-18, 150 sono stati classificati come IPH (6.0%);
- 135 vittime (90%) sono ragazze, con un’età media di 16.8±1.3 anni;
- 102 assassini (68%) avevano 18 anni o più (età media 20.6±5.0), e 94 (62%) erano partner della vittima;
- le armi più frequentemente utilizzate sono le armi da fuoco, e in particolare le pistole;
- i moventi più frequenti sono la rottura o il desiderio della relazione, la gelosia verso terzi, i litigi violenti, le gravidanze indesiderate.
Questo importante e allarmante studio dimostra dunque che:
- il rischio di omicidio ai danni delle adolescenti nel contesto di un rapporto affettivo è tutt’altro che trascurabile;
- i moventi sono soprattutto legati alla sfera della gelosia;
- gli assassini hanno accesso ad armi da fuoco.
Questi dati devono contribuire a ispirare adeguate politiche di educazione e prevenzione, a scuola e nelle famiglie.

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter