Mioma di grosse dimensioni: perché è indicata l'isterectomia
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12/05/2016
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Gentile dottoressa, sono una donna di 46 anni, nullipara. Ho scoperto per caso di avere un grosso leiomioma sottosieroso (92x58 mm), a partenza dalla parete anteriore e di aspetto calcifico. L’utero risulta in asse e di dimensioni nei limiti della norma, a intensità di segnale disomogenea di tipo fibromiomatoso. Ovaie ad ecostruttura regolare, assenza di falda liquida nel Douglas, endometrio regolare. I valori di FHS ed LH non fanno pensare alla menopausa, il valore del ca125 è negativo. Non ho emorragie, le mestruazioni sono quasi sempre regolari (qualche volta ho una mestruazione prolungata con quantità di mestruo scarsa), non ho dolori, non ho problemi urinari. Vista l’età e l’utero fibromiomatoso, mi hanno consigliato l’isterectomia per ‘prevenire’ la formazione di altri fibromi. Non so spiegarle perché, ma l’idea di un intervento così demolitivo mi devasta psicologicamente. Non mi sentirei più donna... Inoltre ho letto che l’assenza dell’utero potrebbe comportare problematiche future. Non basterebbe togliere il fibroma? Spero che possa aiutarmi con la consueta professionalità e dolcezza. La ringrazio per l’attenzione”. Olga
Gentile amica, le dimensioni del mioma che lei ci descrive sono importanti e, pur non avendo al momento sintomi, sarebbe effettivamente indicato procedere con l’intervento chirurgico. Considerando la sua età, generalmente si propende per un’isterectomia, così da evitare la possibile formazione in futuro di altri nodi di miomi. L’asportazione in toto dell’utero non ha conseguenze fisiche dirette sull’organismo femminile e non altera la funzionalità sessuale. Inoltre, una volta in menopausa, le donne senza utero possono assumere tranquillamente gli estrogeni perché tutti gli studi hanno dimostrato che questi ormoni, da soli, non aumentano il rischio di tumori al seno, anzi lo riducono: questo perché nelle donne senza utero è possibile non usare i progestinici, che sul seno sembrano avere un effetto meno favorevole. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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