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Menopausa: quando la TOS sembra perdere efficacia

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«Sono in menopausa dall’età di 48 anni. Il ginecologo mi aveva subito prescritto il tibolone, perché sono una sportiva e soffrivo di dolori muscolari invalidanti. Per molto tempo tutto è andato bene. Oggi di anni ne ho 52 anni, e da qualche mese i sintomi sembrano essere ritornati. Eppure la cura la faccio sempre, senza dimenticanze. Ci si può assuefare alla terapia ormonale sostitutiva, al punto che essa non produca più benefici? La mia ginecologa dice di no. Lei che ne pensa?».

Menopausa: quando la TOS sembra perdere efficacia

02/02/2024

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Gentile amica, la sua ginecologa ha ragione: alla TOS non ci si assuefà mai. Tuttavia la sua domanda è legittima, e merita un’adeguata riflessione. Il quadro che lei descrive, infatti, sembrerebbe giustificare il suo dubbio: se alla comparsa dei sintomi menopausali il tibolone ha funzionato bene, e ora – dopo quattro anni – non dà più gli stessi risultati, perché non pensare a una progressiva assuefazione a questo principio attivo? In realtà, il problema può essere un altro.
In questo video illustro:
- come talora, per alcuni anni dopo la menopausa, si registri una residua attività ovarica che, in abbinamento alla terapia ormonale, potrebbe aver contribuito agli eccellenti risultati di cui lei mi scrive;
- la possibilità che, dopo il definitivo esaurimento di questa attività residuale, il solo tibolone non sia più sufficiente a tenere sotto controllo i sintomi, magari anche per i mutamenti che nel frattempo sono intervenuti nel suo quadro biologico;
- la probabile necessità di passare a una terapia ormonale più incisiva ed efficace, in forma di cerotto transdermico con estradiolo e un progestinico capace di tenere sotto controllo i sintomi che le stanno rovinando la vita quotidiana e sportiva.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

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