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Mastalgia ciclica: i benefici terapeutici dell’agnocasto

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07/11/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Ooi SL, Watts S, McClean R, Pak SC.
Vitex agnus-castus for the treatment of cyclic mastalgia: a systematic review and meta-analysis
J Womens Health (Larchmt). 2019 Aug 29. doi: 10.1089/jwh.2019.7770. [Epub ahead of print]
Valutare l’efficacia dell'agnocasto (Vitex agnus-castus) nella cura della mastalgia ciclica: è questo l’obiettivo della review coordinata da Soo Liang Ooi, ed espressione del Center for complementary and alternative medicine di Singapore e della Scuola di Scienze biomediche presso la Charles Sturt University di Bathurst, Australia.
La mastalgia ciclica è caratterizzata da un dolore diffuso e bilaterale alle mammelle, in fase pre-mestruale e pre-ovulatoria. Può associarsi a iperprolattinemia latente, dovuta a sua volta a un insufficiente effetto inibitorio della dopamina sull’ipofisi. L’agnocasto, con la sua attività dopaminergica, può correggere l’iperprolattinemia e curare la mastodinia.
La meta-analisi è stata condotta su 25 trial clinici reperiti sui maggiori database internazionali (17 randomizzati e 8 non randomizzati).
Questi, in sintesi, i risultati:
- l’agnocasto si è dimostrato efficace nel ridurre l’intensità del dolore e i livelli serici di prolattina nelle pazienti in età riproduttiva (18-45 anni), indipendentemente dalla presenza di una vera e propria sindrome premestruale;
- il dosaggio ottimale è 20-40 mg/giorno per tre mesi;
- sette trial hanno indicato come l’agnocasto sia un’alternativa di cura non meno efficace di terapie farmacologiche quali gli agonisti della dopamina, gli antinfiammatori non steroidei, gli inibitori del re-uptake della serotonina e i contraccettivi ormonali;
- l’agnocasto è sicuro;
- gli occasionali effetti collaterali sono leggeri e reversibili;
- le informazioni non sempre sufficienti fornite dagli studi presi in considerazione rendono incerto il rischio di bias;
- saranno quindi necessari ulteriori studi di alta qualità per rafforzare l’evidenza sull’efficacia di questa sostanza.
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