EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Infezioni nosocomiali: un’igiene orale a base di clorexidina riduce il rischio di contagio

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su X
  • Condividi su Linkedin
Infezioni nosocomiali: un’igiene orale a base di clorexidina riduce il rischio di contagio
18/06/2025

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Miyahira KM, Martins ML, Liberato WF, Magno MB, Ferreira DD, Tenório JR, Maia LC, Castro GF.
Does oral hygiene prevents nosocomial infections in hospitalized patients? A systematic review and meta-analysis
Med Oral Patol Oral Cir Bucal. 2025 Mar 1;30(2):e179-e191. doi: 10.4317/medoral.26706. PMID: 39864078; PMCID: PMC11972647
Valutare l’impatto dell’igiene orale con clorexidina sull’evoluzione delle infezioni nosocomiali: è questo l’obiettivo della review e metanalisi coordinata da Karla Magnan Miyahira, della Scuola di Odontoiatra nell’Università Federale di Rio de Janeiro (Brasile).
Si definiscono nosocomiali le infezioni che si manifestano in un/una paziente durante il ricovero in una struttura sanitaria, ma che non erano presenti o in incubazione al momento dell’accettazione: costituiscono un serio problema di salute pubblica, in quanto possono causare un aggravamento delle condizioni della persona ricoverata, prolungarne la degenza e, in alcuni casi, portarla alla morte.
Lo studio è stato condotto su 13 studi clinici randomizzati indicizzati su PubMed, Scopus, Cochrane Library, Web of Science e VHL. La metanalisi è stata svolta confrontando il rischio di sviluppare un’infezione nosocomiale in generale (nosocomial infection, NI), una polmonite associata alla ventilazione meccanica (Ventilator-Associated Pneumonia, VAP) o un’infezione da Stafilococcus aureus (SA) in pazienti a cui era stata assegnata o meno un’igiene orale con clorexidina (CHX) in concentrazioni allo 0.05%, 0.12% e 2%.

Questi, in sintesi, i risultati:
  • il rischio di VAP (RR 0.72 [0.58, 0.90], p=0.003) e NI (RR 0.70 [0.58, 0.83], p<0.001) è risultata inferiore nei/nelle pazienti dei gruppi CHX rispetto ai controlli e, per NI, indipendentemente dal dosaggio utilizzato (RR≥0.49, p≤0.03);
  • i/le pazienti che hanno ricevuto CHX 2 volte al giorno hanno presentato un rischio simile ai controlli (RR 0.98 [0.75, 1.30], p=0.91), mentre coloro che l’hanno ricevuta 3 volte al giorno o più (RR≥0.52, p≤0.002) hanno presentato un rischio inferiore;
  • per SA non si sono osservate differenze significative fra i gruppi (RR 0.42 [0.14, 1.26], p=0.12).
In sintesi, l’igiene orale con clorexidina:
  • riduce l’incidenza di infezioni nosocomiali in generale, indipendentemente dalla concentrazione, se utilizzata a dosi pari o superiori a 3 volte al giorno, e il rischio di polmoniti associate alla ventilazione meccanica – e queste sono due indicazioni molto incoraggianti;
  • non produce effetti contro le infezioni da Stafilococcus aureus.
Parole chiave di questo articolo

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter