Lo studio è stato condotto su 724 donne di età non inferiore a 18 anni. I dati sono stati raccolti utilizzando un questionario cartaceo e online strutturato in cinque sezioni:
- informazioni socio-demografiche: età, stato civile, livello di istruzione, posizione professionale e reddito familiare;
- salute riproduttiva (caratteristiche del ciclo mestruale, gravidanze, esiti del parto, aborti) e anamnesi medica (endometriosi, malattia infiammatoria pelvica, interventi chirurgici pelvici, malattie autoimmuni);
- conoscenza dell’endometriosi rispetto a sintomi, cause e terapie, in 11 punti. Ogni risposta corretta è stata valutata con 1, mentre le risposte errate o “non so” sono state valutate con 0. I punteggi ≥ 60% sono stati classificati come “buona conoscenza”;
- utilizzo dell’assistenza sanitaria: frequenza delle visite ginecologiche e delle ecografie pelviche e vaginali;
- stili di vita, e in particolare fumo e attività fisica.
Questi i principali risultati dello studio:
- le partecipanti avevano un’età media di 32,8 anni (±9,4);
- il 69,0% delle partecipanti era consapevole dell’esistenza dell’endometriosi, ma la conoscenza di sintomi specifici, come le mestruazioni abbondanti e la dischezia era limitata (punteggio pari a 40,1% e 34,5% rispettivamente); una comprensione ancora più scarsa è stata osservata riguardo alla risoluzione dei sintomi dopo la menopausa (16,6%) e all’efficacia dei trattamenti ormonali (27,6%);
- i fattori che correlavano con una buona conoscenza della patologia includevano la giovane età (26-45 anni, AOR 1.75, CI 95%: 1.23-2.50, p < 0.001), un elevato livello di istruzione (laurea magistrale o titolo di studio superiore, AOR 3.10, CI 95%: 1.80-5.30, p < 0.001), l’essere attivamente occupate (AOR 2.10, CI 95%: 1.40-3.10, p < 0,001) e l’essersi sottoposte di recente a un’ecografia pelvica o vaginale (< 3 mesi, AOR 2.30, CI 95%: 1.50-3.60, p < 0,001).
- l’endometriosi è una patologia cronica ampiamente diffusa, ma le informazioni a disposizione delle donne nel sud-ovest della Cina sono limitate. Questa carenza di dati rende lo studio in questione particolarmente rilevante, poiché mira a colmare una lacuna informativa cruciale per la salute pubblica in questa specifica regione;
- la soglia del 60% per definire “buona” la conoscenza della malattia fornisce un parametro quantificabile per la classificazione delle partecipanti. Tuttavia, la rilevanza clinica di questo punteggio merita un’attenta considerazione. Un 60% di conoscenza, sebbene definito buono ai fini dello studio, potrebbe non essere sufficiente affinché una donna possa effettivamente riconoscere i sintomi atipici dell’endometriosi, a distinguere tra dolore mestruale normale e dolore mestruale patologico, e a comunicare efficacemente ai medici le proprie preoccupazioni. Ciò solleva la questione di quale livello di conoscenza sia realmente necessario per influenzare positivamente la tempestività della diagnosi e del trattamento;
- i fattori che correlano positivamente con una buona conoscenza dell’endometriosi non sono entità separate, ma elementi interconnessi che riflettono lo status socio-economico e l’interazione con il sistema sanitario. Un’istruzione più elevata spesso si traduce in una maggiore capacità di elaborare informazioni complesse e in un accesso più ampio a risorse informative. L’occupazione attiva può fornire sia stabilità finanziaria per accedere ai servizi sanitari sia un ambiente, come i programmi di benessere sul posto di lavoro, che facilita l’accesso a informazioni sulla salute. I controlli medici regolari rappresentano punti di contatto diretti con i professionisti della salute, offrendo opportunità per l’educazione della paziente. Tutto ciò suggerisce come le disparità nella conoscenza dell’endometriosi siano radicate anche in disuguaglianze socio-economiche e di accesso all’assistenza sanitaria, indicando la necessità di interventi che affrontino queste disparità sistemiche e migliorino l’alfabetizzazione sanitaria;
- le future campagne di sensibilizzazione dovranno pertanto superare una semplice familiarità con il termine “endometriosi” e fornire dettagli concreti e riconoscibili sui sintomi, mirando in particolare alle popolazioni meno istruite, più anziane e meno seguite in ambito medico, per migliorarne la consapevolezza e contribuire così a ridurre i ritardi nella diagnosi e nella terapia.





