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Endometriosi: ancora limitata la consapevolezza delle donne

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Endometriosi: ancora limitata la consapevolezza delle donne
11/06/2025

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Sun X, He L, Wang S.
Knowledge and awareness of endometriosis among women in Southwest China: a cross-sectional study
BMC Womens Health. 2025 Mar 12;25(1):113. doi: 10.1186/s12905-025-03635-0. PMID: 40075325; PMCID: PMC11900563
Valutare il livello di conoscenza e consapevolezza dell’endometriosi fra le donne della Cina sud-occidentale, e identificare i fattori che lo possono migliorare: è questo l’obiettivo dello studio trasversale di Xingyu Sun e collaboratori, del Dipartimento di Ginecologia presso la Southwest Medical University a Luzhou (Cina).

Lo studio è stato condotto su 724 donne di età non inferiore a 18 anni. I dati sono stati raccolti utilizzando un questionario cartaceo e online strutturato in cinque sezioni:
  • informazioni socio-demografiche: età, stato civile, livello di istruzione, posizione professionale e reddito familiare;
  • salute riproduttiva (caratteristiche del ciclo mestruale, gravidanze, esiti del parto, aborti) e anamnesi medica (endometriosi, malattia infiammatoria pelvica, interventi chirurgici pelvici, malattie autoimmuni);
  • conoscenza dell’endometriosi rispetto a sintomi, cause e terapie, in 11 punti. Ogni risposta corretta è stata valutata con 1, mentre le risposte errate o “non so” sono state valutate con 0. I punteggi ≥ 60% sono stati classificati come “buona conoscenza”;
  • utilizzo dell’assistenza sanitaria: frequenza delle visite ginecologiche e delle ecografie pelviche e vaginali;
  • stili di vita, e in particolare fumo e attività fisica.
La metodologia mista della raccolta dei dati (online e cartacea) rappresenta una strategia robusta per mitigare i bias di campionamento e garantire una maggiore rappresentatività del campione. Questo approccio è particolarmente importante in una regione geograficamente e socio-economicamente eterogenea come il sud-ovest della Cina. Se la raccolta fosse stata esclusivamente online, il campione sarebbe stato inevitabilmente distorto verso donne più giovani, più istruite e con maggiore accesso digitale. Al contrario, un questionario unicamente cartaceo, distribuito presso i centri sanitari, avrebbe potuto escludere le donne che non frequentano regolarmente tali strutture.

Questi i principali risultati dello studio:
  • le partecipanti avevano un’età media di 32,8 anni (±9,4);
  • il 69,0% delle partecipanti era consapevole dell’esistenza dell’endometriosi, ma la conoscenza di sintomi specifici, come le mestruazioni abbondanti e la dischezia era limitata (punteggio pari a 40,1% e 34,5% rispettivamente); una comprensione ancora più scarsa è stata osservata riguardo alla risoluzione dei sintomi dopo la menopausa (16,6%) e all’efficacia dei trattamenti ormonali (27,6%);
  • i fattori che correlavano con una buona conoscenza della patologia includevano la giovane età (26-45 anni, AOR 1.75, CI 95%: 1.23-2.50, p < 0.001), un elevato livello di istruzione (laurea magistrale o titolo di studio superiore, AOR 3.10, CI 95%: 1.80-5.30, p < 0.001), l’essere attivamente occupate (AOR 2.10, CI 95%: 1.40-3.10, p < 0,001) e l’essersi sottoposte di recente a un’ecografia pelvica o vaginale (< 3 mesi, AOR 2.30, CI 95%: 1.50-3.60, p < 0,001).
Le indicazioni che emergono dallo studio cinese sono valide anche per altre malattie e altre zone geografiche, non escluso il nostro Paese. In sintesi:
  • l’endometriosi è una patologia cronica ampiamente diffusa, ma le informazioni a disposizione delle donne nel sud-ovest della Cina sono limitate. Questa carenza di dati rende lo studio in questione particolarmente rilevante, poiché mira a colmare una lacuna informativa cruciale per la salute pubblica in questa specifica regione;
  • la soglia del 60% per definire “buona” la conoscenza della malattia fornisce un parametro quantificabile per la classificazione delle partecipanti. Tuttavia, la rilevanza clinica di questo punteggio merita un’attenta considerazione. Un 60% di conoscenza, sebbene definito buono ai fini dello studio, potrebbe non essere sufficiente affinché una donna possa effettivamente riconoscere i sintomi atipici dell’endometriosi, a distinguere tra dolore mestruale normale e dolore mestruale patologico, e a comunicare efficacemente ai medici le proprie preoccupazioni. Ciò solleva la questione di quale livello di conoscenza sia realmente necessario per influenzare positivamente la tempestività della diagnosi e del trattamento;
  • i fattori che correlano positivamente con una buona conoscenza dell’endometriosi non sono entità separate, ma elementi interconnessi che riflettono lo status socio-economico e l’interazione con il sistema sanitario. Un’istruzione più elevata spesso si traduce in una maggiore capacità di elaborare informazioni complesse e in un accesso più ampio a risorse informative. L’occupazione attiva può fornire sia stabilità finanziaria per accedere ai servizi sanitari sia un ambiente, come i programmi di benessere sul posto di lavoro, che facilita l’accesso a informazioni sulla salute. I controlli medici regolari rappresentano punti di contatto diretti con i professionisti della salute, offrendo opportunità per l’educazione della paziente. Tutto ciò suggerisce come le disparità nella conoscenza dell’endometriosi siano radicate anche in disuguaglianze socio-economiche e di accesso all’assistenza sanitaria, indicando la necessità di interventi che affrontino queste disparità sistemiche e migliorino l’alfabetizzazione sanitaria;
  • le future campagne di sensibilizzazione dovranno pertanto superare una semplice familiarità con il termine “endometriosi” e fornire dettagli concreti e riconoscibili sui sintomi, mirando in particolare alle popolazioni meno istruite, più anziane e meno seguite in ambito medico, per migliorarne la consapevolezza e contribuire così a ridurre i ritardi nella diagnosi e nella terapia.
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