Lo studio è stato condotto su 55 reclute di varia etnia, sottoposte per 10 settimane all’addestramento (Basic Combat Training, BCT). Le donne hanno fornito campioni quotidiani di urina del primo mattino e campioni di sangue settimanali. I livelli di ormone luteinizzante urinario e ormone follicolo-stimolante, e i metaboliti di estradiolo e progesterone, sono stati misurati mediante saggi chemiluminescenti per determinare i profili ormonali e l’attività luteinica. All’inizio e alla fine dell’addestramento è stata inoltre misurata la composizione corporea tramite assorbimetria a raggi X a doppia energia (Dual Energy X-Ray Absoptiometry, DEXA), una tecnologia capace di misurare il peso e le percentuali di massa magra e grassa nei vari distretti corporei.
Questi i risultati:
- le partecipanti avevano un’età media di 22 anni e un indice di massa corporea medio pari a 23.9;
- il 78% aveva cicli regolari prima dell’inizio del BCT;
- durante l’addestramento, 23 reclute (42%) hanno riferito cicli mestruali regolari;
- tuttavia solo 7 reclute (12,5%) hanno avuto cicli con evidenza di attività luteinica, ossia una presunta ovulazione, e tutte comunque con fasi luteiniche abbreviate;
- 41 reclute (75%) non hanno mostrato attività luteinica, e 7 (12,5%) sono state classificate come indeterminate;
- nel complesso, le donne hanno aumentato la massa corporea e la massa magra, a discapito della massa grassa;
- le variazioni della composizione corporea non sembrano correlare con l’attività luteinica.
- lo studio rivela una profonda soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, con assente evidenza di attività luteinica, nella maggior parte delle donne sottoposte ad addestramento di base al combattimento;
- questo risultato dovrà essere verificato su numeri più ampi, per impostare efficaci strategie di monitoraggio, prevenzione e cura delle impegnative ripercussioni che, alla lunga, il blocco del ciclo può avere su ossa, muscoli e cervello.