In linea generale, è purtroppo possibile che il dolore persista, anche dopo interventi di rimozione di aderenze e perfino di organi, per esempio dopo un’isterectomia o un’ovariectomia, in analogia a quanto può succedere, per esempio, dopo l’amputazione di un arto dopo un incidente. Il dolore riferito al piede amputato può persistere, e si parla di “sindrome dell’arto fantasma”. Ma vale anche per l’utero, un ovaio o altro.
La ragione sta nell’evoluzione del dolore quando persiste nel tempo, senza essere adeguatamente compreso e curato. All’inizio il dolore è “nocicettivo”: è un segnale amico, protettivo, che indica un danno in corso da cui l’organismo e la persona dovrebbero sottrarsi. Quando le cause del dolore persistono, perché non comprese, non diagnosticate e/o non curate adeguatamente, l’infiammazione a esse associata si estende progressivamente al cervello causando “neuroinfiammazione” e un viraggio del dolore da “nocicettivo”, segnale amico, a “neuropatico”, dolore nemico, una vera malattia del sistema del dolore, che diventa come una sirena d’allarme sregolata.
In situazioni come queste è indispensabile:
- diagnosticare e trattare i diversi fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento che concorrono al dolore;
- ridurre la portata del fiume del dolore, per così dire, riducendo gli stimoli dolorifici dei diversi affluenti, ossia dei diversi organi che concorrono al dolore addomino-pelvico che tormenta sua sorella;
- impostare una terapia multimodale articolata, che agisca sia sul dolore addomino-pelvico, sia sulla neuroinfiammazione;
- valutare l’eventuale indicazione a una fisioterapia con riabilitazione del muscolo elevatore dell’ano, se ipertonico e/o mialgico a causa del dolore;
- modulare il microbiota, ossia la flora batterica intestinale, di cui sta emergendo il ruolo cardinale anche nella modulazione del dolore viscerale.
Come può intuire, si tratta di una diagnosi complessa e articolata, delicata anche nella personalizzazione della strategia terapeutica. Un cordiale saluto e molti auguri per sua sorella.