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Cura dell'oligomenorrea in presenza di tiroidite: cautele terapeutiche

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14/06/2012

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Sono un medico e vorrei un consiglio per mia figlia di 27 anni. Recentemente le è stata diagnosticata una tiroidite di De Quervain. Il dottore le ha prescritto del 15 mg di prednisone al giorno, per 10 giorni, e poi dosi via via più basse. Mia figlia, per un’oligomenorrea, assume anche da circa quattro mesi una terapia contraccettiva a base di desogestrel ed etinilestradiolo. Sarebbe opportuno che, dovendo iniziare il cortisonico, sostituisse questa terapia con un altro prodotto? Mi rendo conto che il quesito che vi pongo è un po’ diverso dal solito, però mi interesserebbe moltissimo avere un vostro parere”.
Maria R.
Gentile dottoressa, la tiroidite di De Quervain è una patologia infiammatoria della tiroide che rappresenta l’1-5% di tutte le tireopatie; è molto probabilmente determinata da un’infezione virale. Clinicamente si manifesta con febbre e dolore acuto in corrispondenza della sede tiroidea. La terapia, come nel caso di sua figlia, si basa essenzialmente sull’utilizzo di farmaci antiinfiammatori (FANS o cortisonici). Nel 90% dei casi si ottiene una completa risoluzione del quadro, nel rimanente 10% la patologia può evolvere verso un ipotiroidismo autoimmune permanente.
Considerando che nel suo decorso si possono sviluppare alterazioni della funzionalità tiroidea sia nel senso di ipertiroidismo che di ipotiroidismo, ci possono essere di conseguenza delle modifiche della normale ciclicità mestruale: e questo potrebbe spiegare l’oligomenorrea di sua figlia.
Per quanto riguarda la terapia estro-progestinica, non esistono controindicazioni all’assunzione concomitante di cortisonici. Bisogna però escludere la presenza di un particolare tipo di autoanticorpo – l’anticorpo anticardiolipina – che, aumentando il rischio trombotico, rappresenta una controindicazione assoluta alla somministrazione di preparati estro-progestinici.
Escluso questo caso, sicuramente si può personalizzare la terapia contraccettiva in base alle specifiche esigenze della ragazza: attualmente sono disponibili numerosi farmaci, ognuno dei quali risulta indicato anche per il controllo di specifiche sintomatologie, come la sindrome premestruale, i flussi abbondanti, l’acne, e così via. Si affidi al suo ginecologo curante per la scelta del preparato migliore. Molti auguri.

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