Cancro della tiroide nella donna adulta: l’impatto della vita intrauterina
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16/04/2025
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Tran TV, O’Brien KM, Troisi R, Sandler DP, Kitahara CM. In-utero and newborn factors and thyroid cancer incidence in adult women in the Sister Study cohort Br J Cancer. 2025 Apr 9. doi: 10.1038/s41416-025-03004-6. Epub ahead of print. PMID: 40204946
Indagare le correlazioni fra vita intrauterina e incidenza del carcinoma differenziato della tiroide nella donna adulta: è questo l’obiettivo dello studio condotto da un team di ricercatrici della Division of Cancer Epidemiology and Genetics presso il National Cancer Institute (National Institutes of Health, NIH) di Bethesda, Stati Uniti.
Lo studio è stato condotto su 47.913 donne senza cancro al basale, appartenenti alla coorte statunitense del Sister Study. Dall’analisi dei dati, è emerso che l’esposizione intrauterina ad anomalie metaboliche materne può aumentare il rischio di sviluppare un cancro della tiroide (CT) in età adulta.
Durante il follow-up (mediana = 13,1 anni), sono stati identificati 239 casi di CT, e si è scoperto che l’incidenza aumentava in presenza di:
diabete pre-gravidico o gestazionale materno (HR = 2,36, CI 95% = 0,97-5,74);
ipertensione gestazionale materna e altri disturbi correlati all’ipertensione (HR = 1,99, CI 95% = 1,20-3,32);
pesoalla nascita elevato (HR per kg = 1,24, CI 95% = 0,95-1,60).
Questi fattori di rischio dovrebbero essere indagati in sede di anamnesi e tenuti in considerazione dal ginecologo-endocrinologo curante per il monitoraggio della tiroide e la diagnosi precoce di un eventuale tumore.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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