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Prevenzione dei traumi perineali e del dolore correlato nel post parto

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Prevenzione dei traumi perineali e del dolore correlato nel post parto
12/06/2023

Claudio Crescini
Prevenzione dei traumi perineali e del dolore correlato nel post parto
Colao A. Graziottin A. Uccella S. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Dolore, infiammazione e comorbilità in ginecologia e ostetricia", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 23 novembre 2022, p. 95-99

Prof. Claudio Crescini
ASST BG EST Ospedale Bolognini, Seriate (BG)

Vicepresidente Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI)
Vi è oggi un grande interesse da parte degli operatori del mondo ostetrico per le conseguenze traumatiche e le lesioni anatomiche del canale del parto causate dal passaggio del feto durante il parto.
I fattori ostetrici di rischio più importanti per un danno al nervo pudendo, al muscolo elevatore dell’ano, alla fascia endopelvica e allo sfintere anale sono principalmente il parto operativo vaginale, l’eccessiva lunghezza del periodo espulsivo e la macrosomia fetale.
I metodi di prevenzione (massaggi, rilassamento, impacchi caldi, spinte espulsive contenute, rieducazione del perineo, ecc), l’utilizzo selettivo e ragionato del parto operativo, le posizioni libere in periodo espulsivo e il riconoscimento e trattamento appropriato delle lesioni perineali possono ridurre in modo significativo le conseguenze negative del trauma perineale.
Se, nonostante gli interventi preventivi e una gestione rispettosa della fisiologia, si realizza una lesione perineale, il compito fondamentale del personale di assistenza consiste nel riconoscerla, valutarla e ripararla subito correttamente in modo indolore, per prevenirne le conseguenze invalidanti.

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