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Le alternative agli ormoni: SERMs, fitoterapia, acido ialuronico, acido alfa-lipoico, probiotici

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Le alternative agli ormoni: SERMs, fitoterapia, acido ialuronico, acido alfa-lipoico, probiotici

27/04/2020

Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia, Ospedale San Raffaele, Milano

Dania Gambini
Le alternative agli ormoni: SERMs, fitoterapia, acido ialuronico, acido alfa-lipoico, probiotici
Corso ECM su “La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019

Sintesi del video e punti chiave

Nelle donne che non possono o non desiderano assumere ormoni, la sintomatologia menopausale può essere controllata con diverse soluzioni alternative, ognuna con differenti indicazioni e limiti di utilizzo. Esse includono: i modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERMs), i fitoestrogeni, l’acido ialuronico, l’acido alfa-lipoico e i probiotici. Nel loro insieme, queste sostanze formano un kit di strumenti di varia efficacia, talvolta da utilizzare in combinazione.
In questo video, la dottoressa Gambini illustra:
- la funzione estrogenica, agonista o antagonista, che i SERMs possono svolgere su diversi tessuti;
- la diversa azione del tamoxifene, del raloxifene, dell’ospemifene e del bazedoxifene;
- come l’ospemifene migliori l’atrofia vulvo-vaginale e la dispareunia, operando su diversi parametri e con un incoraggiante profilo di sicurezza;
- la possibilità di utilizzare l’ospemifene anche nelle donne che abbiano terminato le terapie adiuvanti per cancro al seno;
- le principali categorie di fitoestrogeni: isoflavoni, lignani, cumestani;
- perché i dati di efficacia della fitoterapia sono limitati, e comunque non conclusivi;
- come l’acido ialuronico sia una valida alternativa alla terapia ormonale nella cura dell’atrofia vaginale e delle infezioni urinarie;
- i benefici dell’acido alfa-lipoico nel controllo del dolore neuropatico e nella protezione della memoria, della forza muscolare, dell’attività cardiaca e della massa ossea;
- perché oggi possiamo affermare che anche l’intestino “va in menopausa”;
- le correlazioni fra carenza estrogenica e alterazioni del microbiota intestinale, e i benefici dei probiotici;
- i position statement pubblicati nel 2015 dalla European Menopause and Andropause Society (EMAS) e dalla North American Menopause Society (NAMS).

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