Lo studio è stato condotto su trial randomizzati controllati e quasi-esperimenti pubblicati in PubMed, CINAHL, EMBASE, Web of Science, Wan Fang, CNKI, VIP e CBM dalla data di costituzione al maggio 2019.
I sintomi muscolo-scheletrici sono stati definiti in termini di dolore, rigidità e forza di presa. Come outcome secondario è stata fissata la qualità di vita complessiva.
Sono stati selezionati 9 studi, per un totale di 743 partecipanti, dai quali risulta che il movimento fisico è più efficace di altre terapie nel miglioramento di tutti i parametri presi in considerazione:
- dolore (SMD = -0.46, 95% CI, -0.79 / -0.13, P = 0.006);
- rigidità (SMD = -0.40, 95% CI, -0.71 / -0.08, P = 0.01);
- forza di presa (SMD = 0.43, 95% CI, 0.16 / 0.71, P = 0.002);
- qualità di vita (SMD = 2.24, 95% CI, 0.28 / 4.21, P = 0.03).
Lo studio, pur condotto su piccoli numeri, ha il merito di confermare come il movimento fisico costituisca un rimedio alla portata di tutte le donne colpite da cancro al seno per il miglioramento di un’importante categoria di sintomi correlati all’assunzione degli inibitori dell’aromatasi.