Patologie benigne della mammella – Parte 2

Le patologie benigne della mammella sono un gruppo eterogeneo di disturbi che interessano il 40-60 per cento delle donne, e che originano da alterazioni infiammatorie dello stroma, ossia del tessuto connettivo della mammella stessa, e dell’epitelio, ossia della struttura duttale e lobulare. In sede di visita è essenziale la diagnosi differenziale, per distinguere queste problematiche dai tumori maligni.
Nella seconda parte di questo video la professoressa Graziottin illustra:
- i due motivi per cui la maggiore densità della mammella aumenta il rischio di sviluppare un tumore;
- perché il concetto di diagnosi “precoce” va correttamente inquadrato del punto di vista clinico e istologico;
- la distribuzione percentuale dei diversi tipi di disturbo;
- i caposaldi della diagnosi: autopalpazione, mammografia, ecografia, biopsia;
- perché gli esami vanno fatti subito dopo il ciclo;
- i tre quadri clinici che possono emergere dalla biopsia, e le diverse conseguenze che comportano: lesioni non proliferative; lesioni proliferative senza atipia; lesioni proliferative con atipia;
- l’importanza di avere un senologo di fiducia e di rivolgersi a un ginecologo che, nel corso della visita, prenda in considerazione anche la mammella;
- i principali nemici della salute del seno: alcol, fumo, alimentazione scorretta, sovrappeso, sedentarietà, carenza di sonno;
- perché il tessuto adiposo aumenta il rischio di tumori e va assolutamente combattuto con stili di vita sani.

Per gentile concessione di Telecolor