La vulvodinia: il dilemma del dolore "senza cause apparenti" - Le implicazioni psicosessuologiche
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La vulvodinia: il dilemma del dolore "senza cause apparenti" - Le implicazioni psicosessuologiche
01/03/2011
Puliatti M. La vulvodinia: il dilemma del dolore "senza cause apparenti" - Le implicazioni psicosessuologiche Video stream della relazione tenuta al corso ECM su "Il dolore sessuale femminile: dai sintomi alla diagnosi e alla terapia" - Condirettori: Prof.ssa Alessandra Graziottin e Dr. Filippo Murina - Organizzato dalla "Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna" e dalla Associazione Italiana Vulvodinia (AIV), Milano, 12 marzo 2010
Sintesi della relazione e punti chiave
Il dolore è un fenomeno percettivo multidimensionale: anche i pensieri e le emozioni ne influenzano la formazione, la percezione e il mantenimento. Negli ultimi anni, molti studi sulla vulvodinia hanno analizzato il ruolo di fattori predisponenti come gli abusi sessuali, la familiarità per disagi e disfunzioni psicosessuali, ed esperienze pregresse di dolore, inclusi i traumi iatrogeni in ambito uroginecologico. Quali indicazioni scaturiscono dalle indagini più recenti? Che conseguenze ne derivano in ambito terapeutico? In questa relazione la dottoressa Puliatti illustra: - come fattori squisitamente psicologici possano contribuire allo spasmo muscolare e all’esacerbazione del dolore; - come il dolore possa a sua volta agire come fattore di stress e accrescere la tensione muscolare, inducendo un circolo vizioso tendente a cronicizzarsi; - il ruolo del sistema nervoso autonomo, simpatico e parasimpatico, nella gestione della risposta fisica ed emotiva al dolore; - che cosa accade quando alla fase di tensione non segue quella di stabilizzazione e scarica, e la persona rimane in continuo stato di allarme; - come l’ansia sembri essere un tratto costante delle pazienti affette da vulvodinia; - la possibilità che in queste donne siano presenti anche una difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e una distorsione dell’immagine corporea e, in particolare, dei genitali; - come nella cura della vulvodinia sia necessario integrare approccio ginecologico e psicoterapia; - gli obiettivi dell’approccio terapeutico integrato.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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