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La vulvodinia: il dilemma del dolore "senza cause apparenti" - Strategie terapeutiche

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14/06/2010
Murina F. Graziottin A.
La vulvodinia: il dilemma del dolore "senza cause apparenti" - Strategie terapeutiche
Corso ECM su "Il dolore sessuale femminile: dai sintomi alla diagnosi e alla terapia" - Condirettori: Prof.ssa Alessandra Graziottin e Dr. Filippo Murina - Organizzato dalla "Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna" e dalla Associazione Italiana Vulvodinia (AIV), Milano, 12 marzo 2010, Abstract book, p. 60-61
La terapia della vulvodinia non è legata ad un protocollo terapeutico standardizzato e l’impostazione della cura deve essere personalizzata in relazione alle peculiarità di ogni paziente. Ciò nonostante il clinico che gestisce la malattia deve costruire un programma che sia razionale, strutturato, multidisciplinare e, soprattutto, scevro da elementi di casualità. Si deduce, pertanto, che la terapia della vulvodinia può prevedere più strumenti da utilizzarsi in modo sincrono o metacrono.
Analizzando gli elementi fisiopatologici basilari della malattia, un orientamento terapeutico prevede l’applicazione di cure nei seguenti campi d’intervento:
1. alterazione delle fibre nervose nocicettive e dei meccanismi di percezione del dolore a livello del sistema nervoso centrale;
2. iperattività mastocitaria;
3. alterazione del pattern di contrattilità della muscolatura del pavimento pelvico;
4. azione sui fattori predisponenti e precipitanti.
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