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Fibromatosi uterina: le domande delle donne e dei medici – Parte 3

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Fibromatosi uterina: le domande delle donne e dei medici – Parte 3

13/12/2016

Dott. Stefano Uccella
Dipartimento di Ginecologia, Università dell’Insubria – Varese

A cura di Flavio Vitali
Intervista rilasciata in occasione del corso ECM su “Fibromatosi uterina, dalla A alla Z”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 21 ottobre 2016

Sintesi dell'intervista e punti chiave

Secondo una ricerca svolta nel reparto di Ginecologia dell’Ospedale del Ponte di Varese, di fronte alla donna affetta da fibromatosi uterina il chirurgo si pone tre domande fondamentali: 1) questa donna va realmente operata? 2) la paziente ha ricevuto tutte le informazioni necessarie prima di essere inviata alla mia attenzione? 3) quali sono le strategie terapeutiche più efficaci da porre in essere, eventualmente prima della chirurgia stessa? Le risposte, come vedremo, non sono affatto scontate.
In questo video, il dottor Stefano Uccella illustra:
- come molto spesso il chirurgo concluda che la donna non va operata;
- il divario tra le informazioni, generalmente buone, fornite dai medici curanti prima dell’invio alla chirurgia e quanto viene effettivamente recepito dalla donna;
- la conseguente necessità di migliore il counselling clinico e pre-operatorio;
- come l’approccio terapeutico prevalente sia quello del “wait and see”, ossia del non affrettare l’intervento chirurgico, ma valutare l’evoluzione del fibroma;
- come la soluzione chirurgica venga considerata abitualmente come ultima opzione, dopo aver provato diverse soluzioni farmacologiche a basso effetto collaterale, quali l’ulipristal acetato, i contraccettivi orali e la spirale medicata;
- perché è interesse del bravo chirurgo operare non di più, ma di meno;
- l’importanza di assicurare la donna che, quando necessaria, l’isterectomia non è una tragedia sul fronte della qualità di vita, della sessualità e dell’immagine corporea.

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