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Bruciore vulvare spontaneo: fisiopatologia e approccio terapeutico

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Bruciore vulvare spontaneo: fisiopatologia e approccio terapeutico

02/03/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Il bruciore vulvare spontaneo è un segnale che non va mai sottovalutato e che richiede una strategia di cura integrata da parte di un ginecologo competente in questo tipo di patologia. Un approccio puramente sintomatico, infatti, non è sufficiente a eliminare il disturbo e a consentire alla donna di avere una serena vita intima.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come il bruciore sia una forma di dolore che segnala la presenza di una forte infiammazione dei tessuti sottostanti;
- che cosa indica, a livello fisiopatologico, la spontaneità del bruciore;
- l’evoluzione del bruciore da forma provocata dal rapporto sessuale, e rievocabile in sede di visita ginecologica, a forma persistente e indipendente da fattori scatenanti;
- i tre eventi che sottendono la cronicizzazione del bruciore: proliferazione delle fibre nervose del dolore; iperattivazione dei mastociti, con massiccia liberazione di sostanze pro-infiammatorie; accelerazione della trasmissione delle sensazioni dolorose al cervello, attraverso l’alterazione del “controllo di porta” esercitato dalle corna posteriori del midollo spinale;
- in che modo l’ansia e la depressione aggravano il quadro clinico;
- perché non si deve ricorrere ad anestetici per attenuare il bruciore e avere rapporti sessuali;
- alcuni ambiti della terapia: rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico, cura della mucosa vulvare, riequilibrio del microbiota vaginale e intestinale, prevenzione della stipsi, alimentazione adeguata.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

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