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Pomata al testosterone, e ho ritrovato il piacere di fare l'amore

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19/08/2016

Le vostre lettere alla nostra redazione

Mi chiamo Maria, ho 51 anni e come molte donne della mia età, lo scorso inverno, ho pensato che era tempo di stare meglio e di provare a contenere i disturbi di quella che viene definita menopausa, con quel “meno” così triste che ricorda i voti a scuola, come una vita vissuta con una sufficienza risicata. Con la voglia di trasformare quel “meno” in un bel “più”, mi sono trovata, fiduciosa, nello studio della professoressa Graziottin. Sarò sincera: volevo rimedi per le vampate e i dolori alle articolazioni, non pensavo proprio alla sfera sessuale, anzi credevo che quello fosse un capitolo chiuso, messo sempre più in fondo al cassetto dei rimpianti.
Ho un compagno da più di vent’anni, un bell’uomo, affascinante nonostante i quasi sessant’anni, colto. Abbiamo condiviso vita, viaggi, finanze e progetti. Abbiamo fatto sesso bene e volentieri; negli ultimi anni, però, per me era solo un modo per analizzare con più cura se il soffitto della nostra camera da letto avesse nuove macchie di umidità o se la tapparella avesse bisogno di manutenzione. In ogni caso, non ci badavo: credevo fosse che naturale con l’età e l’abitudine. Forse, si dice fra amiche, si avrebbe bisogno di “nuovi stimoli” e quindi, devo essere anche qui sincera, ho provato a cedere a questi nuovi stimoli ma, anche in questo caso, non c’è stato niente da fare.
Quindi quando la professoressa Graziottin mi ha proposto anche una pomata al testerone per aprire il cassetto della mia sessualità, sono rimasta molto, molto perplessa. Intanto pensavo che fosse inutile, anzi forse un po’ dannosa, visto che il testosterone mi evocava peli ovunque e giocatori di rugby. Nonostante questo, e con molta fiducia nella professionalità della dottoressa, ho acquistato la crema e altrettanto diligentemente, tutte le sere, ho provveduto alla sua applicazione.
Passano i giorni e dopo circa un mese, inaspettatamente, arrivano i sogni a sfondo erotico, qualcosa si muove laggiù in fondo. Do ascolto al mio corpo e provo con la masturbazione. Devo dire che se non fossi coperta dall’anonimato non ne parlerei: ma anche il darmi piacere – che avevo scoperto ai tempi dell’università per alleviare le ansie da esame e mi ha accompagnato per anni – purtroppo negli ultimi tempi era diventato faticoso e quasi mai premiato dall’orgasmo.
Invece, signore mie, questa volta l’orgasmo arriva, veloce e soddisfacente. A Pasqua, con il mio compagno, trascorriamo una breve vacanza in montagna, facciamo l’amore e – meraviglia delle meravilglie – finalmente e senza troppa fatica arriva anche l’orgasmo. Erano forse dieci se non quindici anni che non mi capitatava. La settimana successiva, sono io che cerco il mio compano: ho voglia di fare l’amore! Questa volta, non ci posso credere, dopo il primo orgasmo ne arriva un’altro: mai successo. Ora, tutte le sere, magari trascuro la crema contorno occhi, ma non dimentico la “pomata delle meraviglie”.
Ho scritto questa breve testimonianza perchè ero scettica, e perché credevo che fosse la “testa” l’unica responsabile della mia sfera sessuale. Il corpo invece ha le sue ragioni, eccome se le ha! Quando ci manca il ferro ci imbottiscono di farmaci per supplire alla carenza, ma quando una donna non prova più piacere nessuno si chiede se per caso non le manchi qualcosa. Non necessariamente deve essere depressa e insoddisfatta: magari le manca quel pizzico di testosterone, che ho scoperto essere vitale e rivitalizzante. Grazie Prof!
Maria

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