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Menopausa precoce dopo allattamento: come affrontare l’osteoporosi

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“Ho 48 anni e vivo in California. Vi scrivo disperata, perché per esperienza so che qui rischio a mettermi nelle mani dei medici: sistema pessimo rispetto a quello italiano. A 43 anni ho avuto una bimba, allattata per due anni e mezzo. A fine allattamento sono iniziate le vampate di calore. Chiesi alla ginecologa se per caso stessi andando in menopausa. Mi disse di aspettare un anno per avere la certezza che fosse menopausa, e che era inutile fare gli esami del sangue perché i valori cambiano di continuo. Pensai che non aveva senso aspettare un anno: mi vedevo invecchiata, con la pelle e la vagina secche, il desiderio a zero e insonnia. Nel novembre 2019 andai da un altro medico che finalmente mi prescrisse gli esami del sangue e disse che, secondo lui, ero già in menopausa. I dosaggi ormonali confermarono la diagnosi. A luglio faccio la densitometria ossea: viene fuori che ho un’osteoporosi grave. Purtroppo quel bravo medico non può seguirmi. Cambio ginecologa, quella nuova mi ha visitata quindici giorni fa: non mi ha nemmeno toccata, niente ecografia, non ha prescritto nuovi esami del sangue. Parliamo di terapia ormonale sostitutiva. Mi chiede se voglio pastiglie, cerotti o creme, senza spiegarmi le differenze. Devo scegliere io. Aggiungo questa perla: le dico che in Italia, prima di dare la terapia ormonale, si fa un’ecografia per verificare le condizioni dell’utero. Mi risponde che in America prima si dà la cura, poi, se ci sono sanguinamenti anomali, si fa l’ecografia. Intanto ho cambiato la dieta, cerco di introdurre 1500 mg di calcio al giorno. Avrei bisogno di consigli più specifici sull’alimentazione. Inoltre credo di aver capito che la TOS non è la cura di prima scelta per l’osteoporosi, specialmente se grave come nel mio caso. Ma mi sembra la scelta più sicura da fare: ho paura dei farmaci pesanti come i bifosfonati. Aspetto la fine del Covid per venire in Italia a fare un bel po’ di esami. Grazie”.
Cinzia

Menopausa precoce dopo allattamento: come affrontare l’osteoporosi

11/12/2020

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Cinzia pone due domande fondamentali: come diagnosticare con certezza la menopausa precoce? come curare efficacemente l’osteoporosi in giovane età? La medicina di oggi offre risposte esaurienti a entrambi i quesiti.
In questa risposta, la professoressa Graziottin illustra:
- come sia possibile diagnosticare una menopausa precoce senza attendere mesi, dosando l’ormone follicolo stimolante (FSH);
- quali valori segnalano l’entrata in menopausa;
- come la diagnosi dipenda anche dall’osservazione clinica dei sintomi portati in consultazione (vampate, insonnia, tachicardia);
- come, in una donna ancora giovane, la terapia dell’osteoporosi debba mirare alla ricostruzione dell’osso, per garantire un futuro di salute e serenità;
- perché e in quali circostanze la gravidanza può determinare un impoverimento della qualità dell’osso;
- i pilastri della prevenzione e della terapia: integrazione di calcio e vitamine in gestazione e allattamento; terapia ormonale personalizzata e sotto controllo medico (estradiolo, progesterone naturale, testosterone, DHEA); supplementazione di calcio, vitamina D, magnesio, ferro, selenio, acido ialuronico; movimento fisico quotidiano, aerobico e con piccoli pesi;
- come i bifosfonati siano indicati, nelle donne over 70 e con forti limitazioni all’attività motoria, per rallentare la distruzione dell’osso.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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