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Menopausa e terapia ormonale sostitutiva: alla ricerca di risposte e soluzioni

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06/09/2013

Le vostre lettere alla nostra redazione

Ho 54 anni, sono un’insegnante e da due anni sono in terapia ormonale sostitutiva: una terapia richiesta e concordata con la mia ginecologa ma osteggiata, almeno inizialmente, dal mio medico di base (ginecologo), che con informazioni veramente terrorizzanti rispetto ai possibili effetti collaterali ha cercato di convincermi a sopportare i sintomi, tanto capita a tante, non sono la prima né l’ultima, è il nostro destino... e altre pressioni di questo tipo.
Mi sono informata accuratamente e ho valutato con la mia ginecologa i pro e i contro prima di intraprendere la terapia. Abbiamo anche discusso a lungo dello stile di vita da seguire. Ho provato terapie a base di isoflavoni di soia, cambiando diverse specialità, ma senza risultati apprezzabili.
Prima della TOS soffrivo molto per le vampate, una ogni 20-30 minuti, giorno e notte, senza sosta. Crisi di pianto, insonnia, tachicardia. Bronchiti e mal di gola causati dall’esposizione al gelo nel corso delle mie nottate insonni, nel tentativo di placare il calore che mi attanagliava senza tregua. Mi mettevo a letto e mi sembrava di entrare in un forno. Mi si era alzato il colesterolo, pur non avendo mai avuto problemi in precedenza e pur seguendo una alimentazione corretta e uno stile di vita sano. Difficoltà sul lavoro, a casa e nella vita sociale: sempre stanca, sudata o infreddolita, con la sensazione di essere sempre sporca e maleodorante. Le vampate erano così forti che a volte mi sembrava di svenire. Un vero inferno!
Ma con la terapia sono rinata: i sintomi sono spariti quasi del tutto, giusto qualche vampata ogni tanto, e ho una sensazione di grande benessere ed energia. Tutto bene, dunque, almeno finora. Tutti i controlli a cui mi sottopongo una volta all’anno (esami del sangue, urine, mammografia, ecografia mammaria, isteroscopia, moc) non hanno più evidenziato problemi. Anzi, si è abbassato il colesterolo e un’osteopenia dell’anca risulta leggermente regredita.
Qualche giorno fa, però, ho avuto dei disturbi alla vista e mi è stato diagnosticato un quadro retinico di pretrombosi con petecchie emorragiche sotto retiniche all’occhio sinistro. Su richiesta dell’oculista, e anche della mia ginecologa, ho interrotto immediatamente la TOS. Ora sono in attesa di fare gli esami del sangue per controllare la situazione circolatoria generale, oltre a tutti gli altri controlli che faccio annualmente. Sono terrorizzata che tutto torni come prima. Nel frattempo la mia ginecologa mi ha prescritto delle capsule a base di trifoglio rosso...
Nelle mie ricerche per cercare di capire cosa è successo e cosa succederà ho trovato il sito della vostra Fondazione, che non conoscevo. E’ bellissimo, denso di informazioni e tanto altro: lo visiterò spesso, perché è un vero balsamo per le mie ansie, e spero di trovarvi le risposte alle mie domande e una soluzione ai miei problemi.
Grazie per quello che fate.
Maria L.

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