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Long Covid: i sintomi più frequenti entro sei mesi dall’infezione

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Long Covid: i sintomi più frequenti entro sei mesi dall’infezione
18/11/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Taquet M, Dercon Q, Luciano S, Geddes JR, Husain M, Harrison PJ.
Incidence, co-occurrence, and evolution of long-Covid features: a 6-month retrospective cohort study of 273,618 survivors of Covid-19
PLoS Med. 2021 Sep 28;18(9):e1003773. doi: 10.1371/journal.pmed.1003773. eCollection 2021 Sep.
Valutare l’incidenza e la co-occorrenza dei sintomi da Long Covid, anche in relazione all’età, al sesso e alla gravità dell’infezione primaria: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Maxime Taquet, ed espressione dei Dipartimenti di Psichiatria e Neuroscienze dell’Università di Oxford, e dell’Oxford Health NHS Foundation Trust, Regno Unito.
Il Covid determina nel lungo termine un ampio spettro di disturbi a carico di diversi organi e sistemi, definiti Long Covid. Lo studio, retrospettivo e di coorte, è stato condotto su 273.618 persone colpite dal virus (età media 46.3 anni, 55.6% donne). L’incidenza dei sintomi entro 6 mesi (0-180 gg) e nel secondo trimestre (90-180 gg) dall’infezione è stata verificata con riferimento a 9 aree di studio:
- difficoltà respiratorie;
- fatica cronica e malessere generale;
- dolore al petto e alla gola;
- cefalea;
- disturbi addominali;
- mialgia;
- altre forme di dolore;
- sintomi cognitivi;
- ansia e depressione.
Sono stati inoltre eseguiti confronti con coorti di pazienti colpiti da influenza.
Questi, in sintesi, i risultati.
Il 57 per cento del campione preso in considerazione ha manifestato uno o più sintomi da Long Covid nel primo semestre dal contagio (inclusa la fase acuta dell’infezione), e il 36.55 per cento nel secondo trimestre.
L’incidenza di ogni patologia è:
- anomalie respiratorie (18.71% nel primo semestre; 7.94% nel secondo trimestre);
- fatica cronica e malessere (12.82%; 5.87%);
- dolore al petto e alla gola (12.60%; 5.71%);
- cefalea (8.67%; 4.63%);
- altre forme di dolore (11.60%; 7.19%);
- disturbi addominali (15.58%; 8.29%);
- mialgia (3.24%; 1.54%);
- sintomi cognitivi (7.88%; 3.95%);
- ansia e depressione (22.82%; 15.49%).
Tutti questi sintomi:
- presentano una maggiore frequenza dopo il Covid-19 rispetto all’influenza, con un’incidenza complessivamente superiore del 16.60% e tassi di rischio variabili dall’1.44 al 2.04 (p < 0.001);
- si verificano congiuntamente più di frequente;
- formano una rete patologica più compatta e interconnessa.
I valori di incidenza e co-occorenza cambiano significativamente in funzione del sesso, dell’età e della gravità dell’infezione primaria.
Lo studio presenta questi limiti:
- non include i pazienti ai quali il Covid non è stato diagnosticato, e i pazienti che non cercano o ricevono cure mediche quando sperimentano i sintomi del Long Covid;
- i dati non chiariscono la durata dei sintomi da Long Covid;
- le differenze rilevate fra le diverse coorti potrebbero risentire della maggiore attenzione clinica ricevuta all’apparire dei sintomi.
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