L’insonnia è un problema che affligge soprattutto le donne e i veterani: ma la sua prevalenza fra le donne reduci da scenari di guerra non è nota.
Lo studio è stato condotto con un questionario postale e ha coinvolto 660 donne che fra il 2008 e il 2010 si erano rivolte per cure al Veteran Affairs (VA) Healthcare System di Los Angeles. Il questionario includeva domande di carattere generale, sulla qualità del sonno e su altri aspetti della salute.
Questi, in sintesi, i risultati:
- le donne intervistate dormono mediamente 6.2 ore per notte, quindi meno di quanto raccomandato dalle linee guida per un pieno ripristino delle energie e per un adeguato equilibrio psicofisico (7-8 ore per notte);
- la prevalenza dell’insonnia, diagnosticata sulla base dei criteri stabiliti dalla International Classification of Sleep Disorders-2, è del 52.3%;
- le donne affette da insonnia riportano anche un sonno più disturbato, più incubi, più dolore, sintomi menopausali più severi, e un maggior livello di stress e di ansia;
- le quarantenni hanno una maggiore probabilità di soffrire di insonnia, e nel loro gruppo sussiste una proporzione quadratica fra età e disturbi del sonno.
Lo studio indica quindi come moltissime veterane soffrano di insonnia e conferma come questo disturbo – rivelativo di una vera e propria sindrome post traumatica da stress – tenda ad accompagnarsi ad altri importanti problemi di ordine clinico: le donne interessate andrebbero quindi identificate con efficaci programmi di screening e adeguatamente aiutate. Nel contempo, ulteriori indagini dovrebbero condurre a stime più precise del problema a livello nazionale e facilitare l’accesso a terapie basate sull’evidenza.