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Dopo la sindrome premestruale: la mia rinascita

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23/11/2018

Le vostre lettere alla nostra redazione

Mi chiamo Carmela, abito in Sicilia, sono sposata e ho una figlia di 13 anni.
Nel marzo del 2016, mentre scendevo le scale di casa mia, la mia mente è andata “in tilt”: questa è la frase che dicevo ai medici per spiegare ciò che mi era successo. Una nuvola nera mi ha avvolta e da lì è iniziato il calvario: pensieri terribili che non mi appartenevano assillavano la mia mente. Ho iniziato a prendere degli ansiolitici con dosaggi sempre maggiori fino a quando, non riuscendo più a contenere il mio malessere, sono passata a cure sempre più massicce, ricoveri, visite specialistiche, ma senza nessun risultato. La cura mi veniva ogni volta cambiata, riadattata, ma quello che si otteneva era sempre un peggioramento. Io non ero più padrona di me stessa. Non mi sento di raccontare nei dettagli il mio stato mentale, ma vi dico che non potevo stare più da sola. Ero convinta di essere diventata pazza. Tutti eravamo nella disperazione: io, la mia famiglia, i miei amici più cari.
La mia famiglia era fermamente convinta che ci potesse essere un legame tra ciò che mi era capitato e gli ormoni perché più volte, in passato, avevo accusato malessere in prossimità del ciclo, e dopo il parto ebbi la depressione che affligge molte donne. Nessun medico però diede valore alle nostre ipotesi.
Iniziammo a fare ricerche su internet per trovare un medico che potesse prendere in considerazione il nostro pensiero e, digitando “depressione ormoni”, il web rispose con il nome della professoressa Alessandra Graziottin.
Mentre scrivo piango, perché quel nome aveva riacceso in noi la speranza. Nel novembre 2017, dopo aver tentato qualsiasi cura, percorso tutte le strade che ci avevano presentato, finalmente uno spiraglio di luce. La prima visita è stata fissata il 13 dicembre. La diagnosi: sindrome premestruale severa. La professoressa è stata meravigliosa, si è presa cura di me a 360 gradi, così dopo la visita e la sua terapia a base di ormoni e integratori, mi ha messa nelle mani dei suoi colleghi più fidati: il dottor Flavio Mombelli, che ha individuato subito la giusta terapia e ha capito che una lievissima disfunzione a livello tiroideo poteva essere una delle cause del mio malessere, e il dottor Santambrogio, che ha confermato l’intuizione del dottor Mombelli.
Sapere di essere seguita da tante figure che interagivano fra loro ha avuto un’ importanza fondamentale in un percorso così difficile e doloroso. Mi sono sentita accolta, ascoltata e compresa.
Pian piano ho iniziato a riprendere in mano la mia vita. Oggi posso dire finalmente che quel brutto incubo è finito.
Il mio destino era stato segnato dalle varie diagnosi avute dopo i ricoveri, ma il lavoro di squadra messo a punto dalla professoressa Graziottin mi ha dato la gioia della guarigione e della rinascita.
Per questo li voglio ringraziare e voglio dare testimonianza di ciò che mi è accaduto, affinché chiunque si trovi nella mia condizione possa trovare in queste persone la guarigione.
Un ringraziamento particolare va alla professoressa Graziottin per l’impegno, l’ amore, la dedizione che mette nel suo lavoro. Grazie a Dio per queste persone straordinarie!
Carmela
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