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Cancro ginecologico: follow up e riabilitazione

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29/11/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sekse RJT, Dunberger G, Olesen ML, Østerbye M, Seibaek L.
Lived experiences and quality of life after gynaecological cancer: an integrative review
J Clin Nurs. 2018 Nov 21. doi: 10.1111/jocn.14721 [Epub ahead of print]
Valutare la qualità di vita delle donne nordiche dopo un cancro ginecologico: è questo l’obiettivo dello studio di R.J.T. Sekse e collaboratori, al quale hanno partecipato lo Haukeland University Hospital di Bergen, Norvegia, l’Ersta Sköndal Bräcke University College di Stoccolma, Svezia, lo University Hospital di Copenhagen, Danimarca, e lo University Hospital di Aarhus, Danimarca.
Negli ultimi anni si è assistito a un aumento dell’incidenza di tutti i tipi di cancro ginecologico, ma anche un incremento dei tassi di sopravvivenza; in parallelo, le nuove terapie hanno permesso di ridurre i tempi di ospedalizzazione. Da tutto ciò deriva la necessità di mettere a punto nuove e più efficaci tecniche di follow up e di riabilitazione.
La review è stata condotta sugli articoli peer-reviewed pubblicati fra il 1995 e il 2017, e ottemperando alle direttive delle linee guida Equator PRISMA. In questo modo sono stati selezionati 55 articoli che affrontano il tema della riabilitazione in tre ambiti fondamentali:
1) benessere fisico: è influenzato dai cambiamenti corporei, dai sintomi menopausali, dai mutamenti nella vita sessuale, dai disturbi intestinali e del tratto urinario, dal linfedema e dal dolore, dalla preparazione fisica e dal timore di recidive;
2) benessere psicoemotivo: è influenzato dalle incertezze sulla propria femminilità, dall’importanza attribuita alla vita ritrovata e ai suoi valori, dalla necessità di venire a patti con se stesse dopo la diagnosi e la terapia;
3) benessere sociale: è influenzato dalla presenza di un partner, familiari e amici che possano offrire un supporto nei momenti più difficili.
Un quarto, decisivo ambito è quello che potremmo definire “benessere clinico”: le donne curate per un cancro ginecologico hanno bisogno di dialogare con i medici e gli altri professionisti della salute per adattarsi ai cambiamenti del loro corpo e agli effetti tardivi delle terapie.
I futuri programmi di follow up dovranno tenere conto di queste molteplici variabili per consentire alla donna di recuperare una buona qualità di vita. In questo contesto, gli Autori sottolineano come una collaborazione fra i Paesi del Nord Europa sia auspicabile. Ma sarà importante tenere presente che anche la donna può svolgere un ruolo attivo nel proprio follow up.

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