Terapia della cistite recidivante: gli errori da non commettere
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Terapia della cistite recidivante: gli errori da non commettere
28/07/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
La cistite è un disturbo fortemente invalidante, che tende a bloccare ogni attività: è quindi comprensibile che la donna, presa nella morsa del dolore e della preoccupazione, cerchi una cura rapida e risolutiva. L’importante, però, è che il desiderio di tempestività non si traduca in scelte terapeutiche controproducenti, come si verifica spesso quando si sceglie la strada degli antibiotici, e in particolare delle cefalosporine. In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - come la terapia di prima scelta della cistite non debba basarsi sugli antibiotici, ma sugli antinfiammatori; - che cos’è la resistenza batterica e come si determina all’interno del nostro organismo, attraverso l’azione delle persister cell; - perché le cefalosporine sono la famiglia di antibiotici a più alto rischio di resistenza batterica e, dunque, la meno indicata per combattere le cistiti recidivanti; - perché, di converso, le nitrofurantoina e la fosfomicina tendono a incontrare minori resistenze e possono quindi essere utilmente impiegate nelle situazioni di emergenza, come nei casi di cistite emorragica; - come, nelle situazioni meno urgenti, sia invece preferibile ricorrere all’antibiogramma, per stabilire con maggiore sicurezza quale antibiotico sia eventualmente necessario a fronteggiare la patologia.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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