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Chirurgia dell'ovaio: un nuovo approccio conservativo

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Chirurgia dell'ovaio: un nuovo approccio conservativo

01/10/2019

Prof. Mario Meroni
Direttore, Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Ospedale Niguarda, Milano

Intervista rilasciata in occasione del corso ECM su “La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019

Sintesi del video e punti chiave

Fino a qualche anno fa, dovendo sottoporre una donna a isterectomia, ossia all’asportazione dell’utero, i medici le consigliavano anche di rimuovere le ovaie, per prevenire la formazione di tumori. Oggi l’approccio è più sfumato e, tendenzialmente, più conservativo.
In questo video, il professor Meroni illustra:
- quali nuove conoscenze sulla steroidogenesi spingono a un atteggiamento più prudente;
- come, in particolare, anche l’ovaio di una donna di 60-65 anni continui a produrre una minima quantità di ormoni che, pur non essendo sufficienti a determinare delle mestruazioni, migliorano il metabolismo, il benessere complessivo, la lucidità mentale e la funzione sessuale;
- come, di conseguenza, sia giusto che la donna in procinto di sottoporsi a un’isterectomia chieda al medico se sia opportuno conservare o meno le ovaie, e che il medico circostanzi accuratamente l’eventuale consiglio di rimuoverle.

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