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Utero bicorne: quali rischi per la gravidanza

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05/05/2017

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Mia figlia ha 26 anni e si sposerà a settembre. Anni fa le è stata diagnosticato un utero bicorne, ossia diviso in due da una membrana che non arriva, però, fino in fondo al collo, che appare normale. Gradirei un consiglio sul da farsi, in quanto lei vorrebbe subito un bambino senza conseguenze. Grazie”.
Gentile amica, l’utero bicorne è una malformazione uterina di derivazione embriologica, caratterizzata dalla presenza di due corni anziché un’unica cavità uterina ampia e ben distensibile; può essere associato a un’unica cervice uterina o a un doppio collo dell’utero: si parla rispettivamente di utero bicorne unicolle o bicolle.
La diagnosi prevede l’integrazione delle immagini ottenute mediante ecografia ginecologica tridimensionale e dall’isteroscopia diagnostica: si può così definire l’ampiezza dei corni uterini, se sono comunicanti, se vi è un corno rudimentale.
Non è necessario generalmente nessun intervento chirurgico correttivo; la possibilità di avere una gravidanza è ovviamente correlata al tipo di malformazione e all’agibilità del corno uterino.
Durante la gestazione si raccomanda di effettuare controlli ostetrici frequenti in un centro di patologia della gravidanza e, come modalità di espletamento del parto, è indicato ricorrere a un taglio cesareo elettivo. Un cordiale saluto.

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