Un doppio quadro clinico che richiede una corretta diagnosi differenziale
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“Gentile dottoressa, essere capitata casualmente sul suo sito sembra un segno del destino. Ho 32 anni e dal 2016 soffro per qualcosa di cui ancora nessuno riesce a darmi una definizione certa. Tutto è iniziato con continue infezioni vaginali che mi procuravano leucorrea, con bruciore e arrossamenti. I medici non mi hanno mai dato una cura specifica, ma sempre e solo antimicotici. La situazione è andata peggiorando nel 2020 quando, a questo problema, si è associato uno spotting costante nel periodo ovulatorio. Nel 2020 ho eseguito il pap-test, negativo. Poi ho iniziato a notare altri sintomi ancora: dolore durante i rapporti e nessun tipo di piacere, secchezza vaginale e lubrificazione inesistente, e un crescente senso di frustrazione. A febbraio 2021 ho eseguito un altro test HPV, da cui non è emerso nulla, ma a settembre una colposcopia ha segnalato la presenza di una condilomatosi. L’unica soluzione che mi viene proposta è un gel anestetizzante per il dolore ai rapporti. Io non credo che il sangue possa essere un buon segno, al di fuori della mestruazione, e soprattutto non credo che questa sia la via giusta. Io e mio marito vorremmo tanto avere dei figli, ma i giorni in cui sto bene sono veramente pochi e fino ad oggi, comunque, non ci siamo riusciti. Non so più cosa fare”.
Un doppio quadro clinico che richiede una corretta diagnosi differenziale
08/07/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, la sua lettera evidenzia due problemi distinti: la sospetta infezione da papillomavirus e il dolore ai rapporti. Pur essendo concomitanti, i due quadri clinici non sono direttamente correlati, perché l’HPV non provoca dispareunia. Lei ha bisogno di una diagnosi articolata e rigorosa che permetta di definire una terapia multimodale. Ma come prima cosa mi preme dirle che prescrivere un anestetico prima di aver capito l’origine del suo dolore è un grave errore, e anche un abuso: nessun ortopedico sano di mente darebbe un calmante per poter camminare con una gamba rotta! Il punto non è avere rapporti ad ogni costo, ma curare le cause del dolore, evitando i rapporti fino alla completa guarigione. E solo a quel punto riprendere in considerazione il legittimo desiderio di una vita intima appagante e il progetto di maternità. In questo video illustro: - l’opportunità di ripetere il pap-test e la colposcopia, e procedere poi a una biopsia, per capire se ci sia stata infezione e se tale infezione stia provocando alterazioni cellulari; - le diverse opzioni per la cura delle lesioni provocate dal virus; - che cos’è il vaccino anti HPV enavalente, e come si somministra; - perché il vaccino non è pericoloso, e anzi protegge anche da alcuni ceppi virali simili ai nove per i quali è stato approvato; - la possibilità di affrontare il virus anche con gel vaginali di derivazione vegetale; - come la terapia del dolore ai rapporti dipenda dai fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento che la diagnosi differenziale andrà a individuare.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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