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Sindrome di Guillain-Barré: un'insidiosa complicanza neurologica del Covid-19

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Sindrome di Guillain-Barré: un'insidiosa complicanza neurologica del Covid-19
23/09/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Goudarzi S, Esmaeeli S, Valencia JD, Lu ME, Hales RR, Fehnel CR, Conley CM, Quraishi SA, Nozari A.
Treatment options for Covid-19-related Guillain-Barré syndrome: a systematic review of literature
Neurologist. 2021 Sep 7;26(5):196-224. doi: 10.1097/NRL.0000000000000342
Analizzare le alternative di cura per la sindrome di Guillain-Barré correlata all’infezione da Covid-19: è questo l’obiettivo della review coordinata da Sogand Goudarzi, ed espressione della Boston University School of Medicine, della Harvard Medical School e della Tufts University School of Medicine, Stati Uniti.
In un crescente numero di persone colpite dal coronavirus si riscontrano complicanze di ordine neurologico. La sindrome di Guillain-Barré, una polineuropatia dovuta alla lesione delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose e alla degenerazione secondaria degli assoni, è un sintomo non specifico del Covid particolarmente grave e caratterizzato da un elevato tasso di mortalità. Si ritiene che sia dovuta a una risposta immunitaria innescata dall’infezione e che non distingue le strutture nervose dall’agente infettante.
La review è stata condotta su 63 studi per un totale di 86 pazienti: nel 99% dei casi la diagnosi neurologica seguiva quella di Sars-CoV-2.
In sintesi, dagli studi emerge che:
- l’immunoterapia intravenosa (immunoglobuline 0.4 grammi per chilogrammo al giorno, per 5 giorni) è l’approccio di cura più frequente;
- nel 26% dei casi, la terapia non risolve completamente il problema e si registrano deficit neurologici persistenti;
- il tasso di mortalità è del 3,5%;
- studi più ampi potranno consentire di mettere a punto più efficaci strategie di cura.
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